Quando si parla di momenti di puro e assoluto relax, si pensa ad esempio a una giornata trascorsa al mare gustando un bel gelato o una fredda granita, oppure a una fredda serata invernale passata in casa davanti al camino sorseggiando una tisana rilassante e ben calda. Eppure, non sono poche le persone che vedono questi momenti rovinati da dolori improvvisi ai denti, dovuti alla eccessiva sensibilità dentale. Causata non solo dagli sbalzi di temperatura, si tratta di una condizione che, a lungo andare, se non curata può rivelarsi davvero invalidante, sia dal punto di vista fisico che psicologico, incidendo anche nella socialità di chi ne soffre.
A seconda delle cause, la sensibilità dentale è curabile, non solo grazie all’intervento del dentista, ma anche grazie a una serie di rimedi che riguardano soprattutto l’igiene quotidiana del cavo orale e uno stile alimentare equilibrato e sano.
Cos’è la sensibilità dentale
La sensibilità dentale colpisce tendenzialmente persone dai 20 ai 50 anni e si manifesta, più frequentemente di quanto si possa pensare, a causa del fatto che lo smalto dei denti pian piano si usura, esponendo la dentina. Quest’ultima è quella parte della struttura del dente, situata appena sotto lo smalto, composta da un tessuto giallognolo e poroso simile all’osso, a protezione della polpa sottostante.
Nella dentina ci sono moltissimi tuboli, ossia tubi microscopici ricchi di liquido, vasi sanguigni e terminazioni nervose, a loro volta collegati con la polpa del dente, una parte molto sensibile e vitale.
La sensibilità dentale scaturisce dunque dall’esposizione della dentina, che viene sollecitata da stimoli meccanici come la masticazione o uno spazzolamento un po’ troppo energico, oppure da stimoli termici o chimici, cioè dall’ingestione di bevande o cibi troppo caldi, troppo freddi o particolarmente acidi o dolci. In queste occasioni, dunque, si percepisce non solo un fastidio, ma un dolore quasi lancinante, intenso e improvviso che, generalmente, si estingue in qualche secondo.
Le cause dell’erosione dello smalto e dunque della sensibilità dentale sono molteplici, per esempio:
- digrignamento notturno dei denti (bruxismo)
- spazzolamento dei denti eccessivo o prolungato
- utilizzo di dentifrici abrasivi
- uso scorretto di scovolino o filo interdentale
- presenza di carie (che può scavare nello smalto fino ad arrivare alla dentina)
- fratture o traumi ai denti
- presenza di patologie come il reflusso gastro-esofageo o bulimia
- applicazione di apparecchi ortodontici o trattamenti eseguiti in maniera scorretta
- predisposizione genetica
- malattie parodontali
- infiammazioni o recessione gengivale
Rimedi per denti sensibili: intervento del dentista
La prima cosa da fare in presenza di denti sensibili è rivolgersi al proprio dentista di fiducia, in modo che valuti la situazione del cavo orale e individui la presenza eventuale di carie, malattie parodontali o traumi, predisponendo la cura più adatta.
In generale, il dentista può intervenire mediante l’applicazione di una resina fluorata direttamente sui denti sensibili, in modo da sigillare tutti quei tuboli dentinali esposti a causa dello smalto eroso e danneggiato.
La remineralizzazione può essere incentivata dal dentista anche attraverso altri trattamenti elettromedicali quali ad esempio la ionoforesi o il laser, in modo da salvaguardare il dente.
Ogni intervento mira a fortificare i denti infondendo loro la giusta dose di minerali, in particolare di fosforo, calcio e soprattutto fluoro. Questi elementi fondanti del dente sono giornalmente messi in pericolo nel momento in cui si mangia: dopo i pasti, infatti, si attivano gli acidi presenti nella placca che, gradualmente, demineralizzano i denti. Col passare del tempo questo processo causa carie, erosione dello smalto e sensibilità dentale: introducendo nel cavo orale il fluoro, si blocca questa degenerazione, riequilibrando i livelli di minerali nei denti, fortificandoli.
Consigli per combattere la sensibilità dentale
Esistono anche altri rimedi per denti sensibili a cui chi soffre di questo problema può ricorrere. Innanzitutto, si dovrebbero utilizzare dentifrici non abrasivi: basta prestare attenzione alla confezione e accertarsi che il coefficiente di abrasività non superi il valore di 50. Sarebbe bene utilizzare quei dentifrici a base di nitrato di potassio (validissimo agente anti sensibilità) oppure a base di fluoro o di idrossiapatite, la quale contribuisce a formare una vera e propria barriera protettiva contro tartaro, placca, carie e sensibilità.
Anche la scelta dello spazzolino è importante: bisogna infatti optare sempre per modelli con le setole morbide o addirittura scegliere uno spazzolino elettrico con sensore di pressione, che avvisa l’utente nel momento in cui percepisce uno strofinamento eccessivo.
I risciacqui possono essere effettuati con dell’acqua tiepida e sale, il quale esercita un’azione antisettica e antinfiammatoria, oppure con infusi di camomilla, salvia o malva, dalle ben note proprietà lenitive, calmanti e cicatrizzanti.
A proposito di rimedi naturali, si fanno apprezzare, nella lotta contro la sensibilità dentale, anche le foglie di guava, ricche di rutina e quercitina, flavonoidi dall’importante azione antinfiammatoria e analgesica: basta anche masticare direttamente le foglie di questo frutto tropicale per riceverne beneficio.
Un rimedio valido è anche l’oil pulling, ossia utilizzare le proprietà di oli essenziali, per fare risciacqui oppure da massaggiare sui denti sensibili: si consigliano in particolare il tree tea oil, l’olio essenziale di cannella e quello di chiodi di garofano, da mescolare con l’olio di cocco, molto utilizzato per le sue proprietà antibatteriche e analgesiche.
Se la causa della sensibilità dentale è il bruxismo, è importante che il dentista provveda a installare un byte.
In ogni caso è fondamentale smettere di fumare, in quanto la nicotina è una delle prime cause di retrazione gengivale e malattie parodontali, ma anche consumare cibi sani, ricchi di vitamina D, di acidi grassi Omega 3 e di sali minerali (dal pesce alla frutta secca fino ai semi, ai cereali integrali e ai legumi).