Svolta per chi soffre di colesterolo alto: cambiano le direttive sulla dieta. Ecco gli alimenti che si potrebbero mangiare senza rischi.
Nuove scoperte mediche portano a cambiamenti radicali nell’alimentazione di chi soffre di colesterolo alto. Vediamo quali sono i cibi che si possono mangiare e quelli da evitare.
Il colesterolo fa parte delle malattie metaboliche, come l’ipertensione e il diabete di tipo 2. Solitamente è causato da uno scorretto stile di vita caratterizzato da sedentarietà, fumo e alimentazione ricca di grassi saturi e zuccheri. La dieta, in particolare, svolge un ruolo di primaria importanza sia in fase di prevenzione sia in fase di cura.
Da anni i medici ci ripetono che per godere di una buona salute e prevenire disturbi come colesterolo e ipertensione, è opportuno seguire una dieta ricca di verdura, frutta, legumi, cereali integrali, pesce, latticini magri ed evitare il più possibile cibi ricchi di grassi saturi. Fino ad oggi, insomma, questi ultimi sono sempre stati ritenuti i principali responsabili del colesterolo cattivo (LDL).
Esso si differenzia dal colesterolo buono (HDL) e, quando è troppo alto, può causare la formazione di placche di grasso che ostruiscono le nostre arterie e possono provocare infarti e ictus. Un nuovo studio ha messo in evidenza che alcuni alimenti, da sempre ritenuti rischiosi, in realtà non incidono negativamente sul colesterolo e, quindi, si possono tranquillamente mangiare.
L’indagine sul colesterolo ha ribaltato le convinzioni circa i cibi che lo causano. Alcuni alimenti, considerati rischiosi, in realtà non lo sarebbero e, dunque, chi soffre di colesterolo alto potrebbe mangiarli senza problemi anche tutti i giorni.
Via libera alle uova. Dopo anni, è emerso che non sono più le responsabili del colesterolo alto e, anche chi ne è affetto, potrebbe assumerle senza problemi. A dirlo sono i ricercatori del Duke Clinical Research Institute, negli Stati Uniti. Gli scienziati hanno dimostrato che mangiare un uovo al giorno non alza i livelli di colesterolo.
Lo studio ha coinvolto 140 persone con un’età media di 66 anni. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: uno poteva mangiare meno di due uova a settimana, mentre l’altro ne assumeva 12 a settimana, cucinate a piacere. Dopo 4 mesi, i livelli di colesterolo dei partecipanti di entrambi i gruppi erano pressoché gli stessi. I ricercatori, dunque, consigliano di non escludere l’alimento dalla propria dieta.
Le uova rappresentano, anzi, un’ottima fonte di proteine, vitamine e sali minerali. Contengono tutti gli amminoacidi essenziali e hanno poche calorie. Sono una buona alternativa alla carne anche per chi è vegetariano. Non da ultimo, costano poco, il che non guasta.
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