Gianluigi Buffon ha accettato la nomina propostagli dal presidente della Figc Gabriele Gravina: è il nuovo capo della delegazione della Nazionale azzurra.
Nei giorni scorsi, la triste notizie per i fan: il campione del mondo 2006 ha deciso di lasciare il calcio giocato a 45 anni, rescindendo il suo contratto con il Parma un anno prima della scadenza.
Gigi Buffon, portiere del mondiale 2006, ha giocato in Nazionale 176 partite, ricoprirà il posto lasciato vacante da Gianluca Vialli, che è morto a gennaio. Da settembre sarà di nuovo con gli Azzurri in occasione delle sfide con la Nord Macedonia e con l’Ucraina, nella corsa verso gli Europei 2024 in Germania.
Il 4 settembre varcherà di nuovo il cancello del Centro tecnico federale di Coverciano, per una nuova avventura con la Nazionale, dopo cinque mondiali giocati, uno vinto e un Pallone d’Oro sfiorato.
Il lungo post social di Gigi Buffon
“Torno in Nazionale perché quel bambino che trent’anni fa varcava per la prima volta il cancello di Coverciano ha ancora voglia di sognare e di vivere questo sogno insieme ai tifosi italiani”, ha scritto Gigi Buffon sui social dopo aver accettato la proposta della Figc. “Fin dal primo contatto di questi ultimi giorni con il Presidente Gravina e poi con Mauro Vladovich avevo già deciso di dire di sì, ma abbiamo dovuto verificare alcuni aspetti tecnici; la Nazionale viene prima di tutto e niente mi avrebbe impedito di tornare a casa”.
“Entrerò in punta di piedi”
E ancora: “Mi metterò subito a disposizione di Roberto Mancini e del gruppo entrando in punta di piedi, perché ho sempre pensato che in Nazionale non contano le medaglie che hai sul petto ma l’impegno, il sacrificio, la disponibilità verso i compagni e lo staff che sei disposto a mettere giorno per giorno. E queste caratteristiche mi appartengono da sempre e mi accompagneranno anche fuori dal campo. Essere al posto che è stato per anni di Gigi Riva, un esempio come uomo e come calciatore, è un onore e oggi sarà la prima persona con cui parlerò per avere da lui qualche suggerimento. Poi ovviamente sentirò anche il Ct con il quale ci vedremo appena possibile. Anche se mi ha segnato il gol più bello della sua carriera, o quasi, a Parma (Parma -Lazio, 17 gennaio ’99, il gol di tacco per il momentaneo 1-2, poi sarà 1-3 ndr), ma l’ho già perdonato, sono una persona di grandi sentimenti!”.
Gigi Buffon: “La maglia azzurra sempre parte della mia vita”
“La maglia azzurra è sempre stata parte della mia vita: l’ho indossata con orgoglio e onorata con impegno, mi ha regalato emozioni uniche, ho pianto quando abbiamo vinto il Mondiale e quando non siamo riusciti a qualificarci. Ho avuto il privilegio di poter essere l’unico portiere in 113 anni a poter vestire l’Azzurro, oltre ai vari colori delle maglie da portiere ed è stato un omaggio che ho apprezzato moltissimo. Il rapporto con la Nazionale dall’Under 15 alla Maggiore è stato viscerale: ogni convocazione, ogni allenamento, ogni partita, tutto è stato speciale, perché in quei momenti senti di essere lì a rappresentare la tua Nazione, la tua gente, e quella immensa responsabilità mi ha sempre dato la forza per non mollare e per rialzarmi dopo ogni caduta”, prosegue Gigi Buffon.
Il saluto a Gianluca Vialli
“Oggi mi piace infine ricordare tre persone che credo sarebbero felici di questa scelta: Gianluca, che mi ha preceduto in questo ruolo; Davide, che con me e Daniele ha passato tanti giorni in Nazionale; Spazzolino, una persona buona tra i primi ad accogliermi a Coverciano”, ha concluso il portiere.