“Facendo clamore e cavalcando l’onda della sospensiva del salario minimo, l’opposizione dimostra che non ha intenzione di interloquire con la maggioranza per mettere a terra una proposta seria per difendere i salari”.
In un’intervista a Notizie.com, il deputato della Lega Edoardo Ziello commenta la reazione delle opposizioni dopo che la Camera ha approvato la sospensiva della maggioranza che rimanda di sessanta giorni l’esame della proposta di legge sul salario minimo. “Hanno in mente di infiammare l’estate sventolando il salario minimo e brandendolo come una clava da lanciare addosso alla maggioranza. Non ci stiamo e continuiamo a lavorare per il bene delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Il Pd vi accusa di fuggire davanti al problema del lavoro povero, mentre il Movimento 5 Stelle ritiene che non vogliate dialogare realmente.
“Il dialogo presuppone uno stop ai lavori altrimenti non possiamo avviarlo. La sospensiva ha la funzione di cominciare un’interlocuzione tra maggioranza e opposizione per verificare se ci sono le condizioni per trovare una proposta comune. Chiaramente, anche a livello di maggioranza dobbiamo elaborare una proposta seria”;
“Tre punti fondamentali: innanzitutto l’aspetto europeo. Abbiamo una direttiva del 2022 che stabilisce che i Paesi con una contrattazione collettiva superiore alla soglia dell’80%, non hanno l’obbligo di stabilire un salario minimo per legge. In Italia abbiamo sempre avuto una contrattazione collettiva molto forte, grazie anche all’articolo 39 della Costituzione che di fatto stabilisce la libertà sindacale. Infine c’è l’articolo 36 della Carta Costituzionale che si può sintetizzare come il diritto del lavoratore al giusto salario”;
Quali sono le criticità che valuterete?
“Il problema che potrebbe esserci sul salario minimo, com’è stato detto anche da alcuni esponenti sindacali e del mondo giuslavoristico, è che se si stabilisce una soglia del salario minimo ci potrebbe essere un ribasso salariale. Questo è da evitare. Perciò serve un testo di legge serio che crei il giusto equilibrio tra questi aspetti. Non è una questione da prendere sottogamba. Non basta solo “scrivere salario minimo a 9 euro”: sarebbe semplicistico ed è perfetto per fare propaganda alle feste dell’Unità e riempirle di contenuti, creando tensioni ingiuste nella popolazione”;
Giuseppe Conte si aspetta che a ottobre non presenterete “proposte dirette a spaccare la platea di lavoratori sottopagati”.
“Intanto ci presenteremo con una proposta che Conte non ha mai fatto quando era premier. Sembra che il salario minimo sia una tematica uscita dall’opposizione per pungolare l’attuale maggioranza. In realtà se ne discute da circa un decennio e durante quando Conte era premier con un governo di centrosinistra (il Conte II ndr.) non ha mai portato avanti la proposta. Ora è strano da parte sua ricevere ultimatum e indicazioni. Ci aspettiamo invece, che smetta di alzare i toni e porti al tavolo una proposta concreta e non da campagna elettorale come sta facendo”.