112mila famiglie tra quelle che hanno ricevuto l’sms dell’Inps sullo stop al reddito di cittadinanza, “sono attivabili sul patto per il lavoro e il 35% di questi mi risulta iscritto a una delle misure di politica attiva previste, quindi godrà del beneficio Sfl dal primo settembre”.
Sono le parole della ministra per il Lavoro Marina Elvira Calderone durante il question time alla Camera. “Questo è l’obiettivo che il governo non intende mancare e che è stato trascurato per anni da chi oggi, agitando gli animi, provoca disordini”.
Cosa succederà ai non occupabili
La ministra ha specificato anche che i non occupabili continueranno a percepire il reddito di cittadinanza: “Il limite temporale di sette mesi previsto dalla legge di Bilancio non si applica ai percettori di reddito di cittadinanza che prima della scadenza dei sette mesi sono stati presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro. Per questa platea i servizi sociali non oltre il 31 ottobre 2023 comunicano all’Inps tramite la piattaforma Gepi l’avvenuta presa in carico. In assenza di questa comunicazione, l’erogazione è sospesa ma potrà essere riattivata”.
Calderone ha ribadito anche che il governo continuerà a “garantire sostegno continuo ai nuclei familiari più vulnerabili fino all’entrata in vigore del nuovo assegno di inclusione”. Per cui, aggiunge, “non c’è incertezza normativa né abbandono dei nuclei familiari che lo percepivano né dei territori”.
E ancora: “Le misure adottate dal governo risultano chiare e definite da subito senza che si possa sostenere la sussistenza di nessuna situazione di incertezza e abbandono dei nuclei familiari e delle persone che percepivano il reddito di cittadinanza. Si ribadisce che dal primo settembre sarà operativo il Sfl e dal primo gennaio 2024 l’assegno di inclusione sociali sui quali è già partita la comunicazione”.
La ministra del Lavoro invita ad avere “atteggiamenti responsabili almeno da quelle parti di forze di opposizione che hanno pubblicamente espresso non poche critiche sul Reddito di cittadinanza di cui dovrebbero accogliere con favore il superamento”.
Conte: “State lasciando sindaci, assistenti sociali e Inps esposti a questo disastro sociale”
Le parole di Marina Elvira Calderone non hanno placato le polemiche del Movimento 5 Stelle e in generale, delle opposizioni. “Avete insultato, chiamando “divanisti” e dicendo che non volevano lavorare” ai percettori del rdc. Lo dichiara il presidente dei grillini Giuseppe Conte. “Dopo nove mesi possiamo dire che chi non vuole lavorare è questo governo. Divanisti siete voi. State lasciando sindaci, assistenti sociali, funzionari dell’Inps esposti a questo disastro sociale e siete gli unici responsabili. State paccando consapevolmente il Paese, perché avete illuso queste persone di voler rimpiazzare il reddito di cittadinanza con corsi di formazione per poter lavorare”.
L’ex premier Conte lancia un appello al governo: “Ripensateci, convocate un Consiglio dei ministri, fermate questo scempio. Cerchiamo di gestire questa vicenda, cercate di gestirla con maggiore attenzione e responsabilità. Mandate il nuovo sms a tutte queste persone e chiedete scusa”. Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione per riattivare la misura.