La Camera dei deputati ha dato il via libera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazione del ministro Raffaele Fitto sull’attuazione del Pnrr.
Tutte le altre risoluzioni, sulle quali il governo aveva espresso parere contrario, sono state bocciate. Il Terzo Polo ha votato con la maggioranza.
“Venerdì la Commissione Ue ha dato il via libera alle proposte che il governo ha messo in campo sia relativamente all’approvazione della terza rata, con modifiche, che alla quarta. E’ stato un lavoro molto complesso e articolato”. C’è stato, dice Fitto, un “apprezzamento pubblico da parte di molti esponenti Ue. Il coordinamento e il confronto costante con l’Ue sta producendo dei risultati positivi”.
Il ministro ha smentito “la narrazione proposta dalle opposizioni sulla perdita dei fondi del Pnrr”.
Gli obiettivi della terza e della quarta rata
“All’atto di insediamento del governo abbiamo verificato 25 obiettivi raggiunti e gli altri da raggiungere, è stato un lavoro molto complesso che ha visto 47 modifiche con interventi normativi e amministrativi. Sono stati raggiunti 54 obiettivi, spostandone uno sulla quarta rata, quello sulle residenze per studenti universitari. Questo ha comportato un accordo serio e costruttivo con la Commissione Ue, apprezzato reciprocamente”, ha dichiarato Fitto.
“Non considero positiva la costruzione di una polemica su questi obiettivi”, ha aggiunto. “Il lavoro fatto sulla terza e quarta rata ci insegna che le questioni vanno risolte preventivamente. Si devono evitare le situazioni come quelle accadute sul piano urbano integrato che cofinanziava anche gli stadi di Firenze e Venezia. Quei progetti risultavano un obiettivo raggiunto ma la Commissione Ue ci ha spiegato successivamente la inammissibilità di quelle proposte”.
E ancora: “Il lavoro sulla terza rata ci insegna che bisogna costruire soluzioni prima che si arrivi al problema. La quarta rata passerà da 16 miliardi a 16,5 con il recupero delle risorse di un obiettivo della terza rata spostato alla quarta. Si avvia una fase che concluderà il suo iter entro il 2023 e consentirà di ricevere 35 miliardi, ovvero l’intera somma prevista”.
“Questo lavoro fatto negli ultimi mesi ci deve accompagnare dalla quinta alla decima rata. Dobbiamo avere un approccio corretto che ci ponga in modo completo rispetto alla scadenza del piano, giugno 2026″.
Fitto rassicura le amministrazioni locali
“Ai sindaci dico che non c’è nessuna interruzione, gli interventi vanno avanti. Stiamo garantendo il finanziamento per tutti gli interventi”. Questi ultimi “saranno oggetto di confronto con la Commissione Ue e noi proporremmo delle modifiche. Una serie di questi interventi vanno spostati su altre fonti di finanziamento”.
Asili nido e beni confiscati alle mafie
“Sugli asili nido il dibattito è surreale visto che non c’è alcuna responsabilità del governo. Abbiamo trovato 900 milioni aggiuntivi per un bando, altro che tagli”, ha spiegato Fitto, che è intervenuto anche sulla “polemica sui beni confiscati alle mafie: non è vera, è strumentale. Questo intervento prevede la valorizzazione dei beni confiscati per 300 milioni soprattutto nelle regioni del sud e stabilisce che il tempo avrebbe dovuto essere anticipato a giugno 2023″.
Schlein (Pd): “10 mesi per cancellare progetti da 16 miliardi”
“Il Parlamento è stato esautorato, non basta una comunicazione d’ufficio come quella di oggi ma come previsto una discussione e un voto preventivo delle Camera. Ci avete messo 10 mesi per decidere la cancellazione di progetti per 16 miliardi”, ha dichiarato la segretaria Dem Elly Schlein replicando a Fitto in Aula.
Pagano (Pd): “Fitto non ha aggiunto nulla a ciò che già era noto”
“Anche oggi il Ministro Fitto ha fatto il suo sermone in Parlamento senza aggiungere assolutamente nulla rispetto a quel poco che era già noto. Continua a ripetere che i progetti ‘espulsi’ dal Piano saranno finanziati con altri fondi eppure continua a non dire come e con quali fondi ciascun progetto troverà finanziamento. D’altronde, si guarda bene dal dare al Parlamento un elenco puntuale di questi interventi, forse perché ha paura della reazione di tutti quei territori che perderanno risorse e progetti”, ha dichiatato Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in Commissione bilancio alla Camera.
Zan (Pd): “Spariscono miliardi per medicina, alloggi universitari, asili ed ecologia”
“Un’ora di intervento di Fitto che può essere riassunto in Tutto va bene Madama la Marchesa. Intanto dal Pnrr spariscono miliardi per transizione ecologica, asili, alloggi universitari, medicina territoriale. Nel terrore crescente dei sindaci italiani, di centrodestra compresi”, ha twittato Alessandro Zan, della segreteria nazionale Pd.
Magi (+Europa): “Fitto fa domande ma non dà risposte”
“Il ministro Fitto punta il dito contro le opposizioni, contro le critiche, contro ‘la narrativa’. Fitto fa domande e non dà risposte. Sembra arrivato ieri. Cosa ha fatto il governo fino a oggi? Perché non ha affiancato i comuni nell’attuazione dei progetti? La verità è che la volontà di stravolgere la governance del Pnrr ha paralizzato la realizzazione del Piano per almeno 6 mesi e Fitto oggi assume questo atteggiamento vittimistico per nascondere le evidenti difficoltà del governo sul Pnrr”. Così, su Twitter, Riccardo Magi, segretario di +Europa.