Rientra l’emergenza meteo sia al Nord che al Sud Italia. Il resto dell’estate sarà caratterizzata da temperature nella norma.
In un’intervista a Notizie.com, Antonio Sanò, fondatore de IlMeteo.it spiega che “l’ondata di caldo africano è arretrata. Ora su gran parte dell’Europa dominano le perturbazioni con piogge, soprattutto su Francia, Germania, Gran Bretagna e nel centro. Sulla Spagna e sul Mediterraneo sta avanzando l’anticiclone delle Azzorre, che porterà un caldo estivo meno bollente rispetto a quello africano. Arriveranno belle giornate, con temporali nel pomeriggio-sera, di solito in montagna, specie su Alpi e Appennini”.
Come saranno questi temporali?
“Hanno la durata di qualche ora, non sono violenti e non contengono grandine. Si prospetta un’estate con temperature normali. Sta cominciando adesso e andrà avanti per parecchi giorni, almeno fino al 13 agosto”;
“Per quanto riguarda dopo, sembrano mancare le fiammate calde, bollenti. Quindi è possibile che dal 13 agosto in poi non ci saranno scossoni verso l’alto. Sul ridosso di ferragosto, le proiezioni parlano di temperature estive normali, quindi faccio fatica a immaginare che si prepari una nuova ondata di caldo dopo ferragosto”;
L’Italia si chiede se arriveranno altri disastri legati al meteo…
“La fase dei disastri sembra essere conclusa. I forti temporali del Nord sono stati la conseguenza di una precedente ondata di caldo straordinario con temperature e tassi di umidità elevati. Prossimamente non vivremo una situazione di contrasti, quindi non ritengo che possano esserci fenomeni di quella violenza. E comunque non si verificheranno più con la stessa intensità, perché non ci sono più le stesse condizioni di prima”;
“Piemonte, Lombardia e Triveneto”;
Quali sono invece, le Regioni del Sud che resteranno ancora calde?
“Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e zone interne della Sardegna”
Ieri il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha parlato di “ebollizione” riferendosi alle temperature globali.
“Non mi occupo di clima, ma di previsioni. Posso dire però, che negli ultimi 20 anni c’è stata un’esasperazione delle ondate di caldo in estate. Negli anni Novanta avevamo al massimo una ondata di caldo a stagione, ora invece cinque o sei, e possono durare anche per una settimana. Questo è evidente a tutti. A livello globale a luglio siamo arrivati a 1,5 gradi in più di temperatura, rispetto alle epoche pre-industriali. C’è stata un’accelerazione: si prevedeva l’aumento di un grado, non di un grado e mezzo. Quindi la parola “ebollizione” è stata esagerata, ma era per far capire che siamo andati oltre il livello che ci si aspettava”.