Il settore dei taxi finisce sotto la lente di ingrandimento dell’Antitrust dopo alcune criticità riscontrate nelle principali città italiane.
“Pesanti disservizi per l’utenza: da tempi di attesa all’uso del tassametro, dall’accettazione dei pagamenti elettronici alla corretta funzionalità del Pos”. Queste alcune problematiche da verificare, delle quali l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha già chiesto conto alle principali società di radiotaxi a Napoli, Roma e Milano. L’Antitrust ha anche formulato direttamente ai Comuni e alle principali piattaforme per le prenotazioni, richieste di informazione.
Verifiche e controlli dell’Antitrust sulla concorrenza
Per quanto riguarda la concorrenza, l’Autorità spiega che “l’obiettivo è quello di far luce sul sistema delle licenze “a numero chiuso” che ostacola il corretto dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio”.
L’Antitrust ha chiesto informazioni sul numero di auto in servizio per turno, sul numero di corse effettuate per vettura, le assenze, tempi di attesa, richieste rimaste inevase e anche sui dati inviati alle amministrazioni comunali o quelli che queste richiedono per verificare la qualità del servizio offerto.
Il ruolo delle coop e delle società di radiotaxi
Per quanto riguarda i consumatori invece, l’Autorità intende “approfondire il ruolo delle cooperative e delle società di radiotaxi nel garantire corrette modalità di erogazione del servizio. Sono state richieste informazioni per accertare come, in concreto, le cooperative verifichino la diligente prestazione del servizio agli utenti da parte dei tassisti aderenti, quali le indicazioni previste nei rispettivi statuti con riferimento all’uso del tassametro, alla corretta funzionalità dei Pos e all’accettazione dei pagamenti elettronici, al rispetto dei turni, all’attività di monitoraggio e agli interventi di verifica svolti dalle cooperative stesse”.
Salvini dopo il tavolo con i tassisti: “Presto decreti attuativi”
Intanto il governo si è già messo all’opera per affrontare il problema. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha intenzione di far entrare in vigore decreti attuativi che riguardano taxi ed ncc. Lo ha detto durante l’incontro con i rappresentanti dei tassisti, confermando anche l’intenzione di rendere il servizio più efficiente, anche alla luce dell’aumento del turismo in eventi come Olimpiadi o Giubileo.
Palazzo Chigi: “Presto una soluzione equa e trasparente”
“Il governo nei prossimi giorni affronterà il problema del servizio taxi con una soluzione improntata all’efficienza e alla trasparenza nei confronti del cittadino, all’equità per i tassisti e al rispetto delle regole del mercato”, fa sapere Palazzo Chigi in una nota.