Il timore di nuove tensioni accompagna a Napoli il sit-in organizzato da Potere al Popolo, davanti alla sede dell’Inps.
Gli operatori dell’Instituto previdenziale temono di diventare il capro espiatorio del malcontento di chi ha perso il reddito. Solo a Napoli si tratta di 21.500 persone, mentre in tutta la Campania, quasi 73mila.
Le sedi Inps di Napoli e Campania oggi saranno monitorate dalle forze dell’ordine, per scongiurare incidenti. Anche il Comune di Napoli ha predisposta un piano di intensificazione dei controlli all’esterno di tutte le sedi degli uffici dei servizi sociali.
“Non sono state individuate delle adeguate linee guida”, ha dichiarato Gilda Panico, presidente degli assistenti sociali della Campania, che ha scritto anche al governatore Vincenzo De Luca. Sono d’accordo con lei anche i sindaci: “Ci vorrebbe una comunicazione più chiara e trasparente”, ha dichiarato Gaetano Manfredi, primo cittadino di Napoli, a La Repubblica. “Se noi amministratori non abbiamo capito come gestire l’uscita dal rdc, figuriamoci i cittadini. Dentro questa grande confusione si potrebbero inserire disordini sociali”.,
“Assolutamente inutile dire agli utenti che occorre rivolgersi ai Servizi sociali dei Comuni che non hanno né gli spazi finanziari, né le possibilità materiali per far fronte a difficoltà sociali di questo tipo”. Queste le parole di Clemente Mastella, sindaco di Benevento, secondo il quale l’sms in cui l’Inps annunciava la fine dell’assegno del reddito di cittadinanza “ha provocato confusione e disagio”.
Gli occupabili “dovranno andare ai centri per l’impiego. È stato sbagliato, auspico dunque sia corretto, tirare in ballo i Servizi sociali dei Comuni per un eventuale presa in carico. Così rischiamo di esporre gli uffici comunali al rischio di essere assaliti inutilmente, visto che non c’è possibilità, su questo versante, di far nulla”.
Sulla questione Palazzo Chigi tira dritto e nonostante le richieste delle istituzioni locali e le proteste della maggioranza, va avanti verso l’abolizione del reddito di cittadinanza e a favore dell’assegno di inclusione. Secondo Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, le polemiche dell’opposizione sono pretestuose: “Le persone che perderanno ora il reddito di cittadinanza lo avrebbero perso anche con la norma dei grillini. Anzi, grazie a noi almeno i fragili lo manterranno. Se questo è il livello dell’opposizione temo che ci toccherà governare a lungo”.
Dal centrosinistra e dalla Cgil continuano le critiche: “Il governo taglia il reddito a 169 mila famiglie e contemporaneamente continua a fare sanatorie fiscali. Non sta né in cielo né in terra in un Paese in cui si è poveri lavorando e in cui metà Paese fa fatica ad arrivare alla fine del mese”, dichiara il segretario della Cgil Maurizio Landini.
“Centinaia di persone dai prossimi giorni si ritroveranno senza sostegni”, è l’allarme di Daniela Barbaresi, responsabile delle politiche sociali Cgil.
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