“Finalmente sono qui, sono molto felice, sono felice di essere in piazza Maggiore. Questo luogo significa molto per me, per la mia libertà. Voglio ringraziare tutte le persone di Bologna”.
Sul palco del cinema in piazza Maggiore a Bologna, Patrick Zaki può finalmente parlare della sua libertà. Nel capoluogo emiliano ieri è stata organizzata una festa, dopo una conferenza stampa all’Università dopo l’arrivo del ricercatore.
Al suo fianco, c’erano il rettore Giovanni Molari e il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
Schlein: “In questa piazza ci siamo mobilitati il giorno stesso dell’arresto di Patrick Zaki”
“Come tutti i cittadini e le cittadine bolognesi avevo piacere di venire ad ascoltare il saluto di Patrick in questa piazza importante, la prima in cui ci siamo mobilitati il giorno stesso in cui è stato arrestato”. Sono le parole della segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che è arrivata alla festa e si è seduta in prima fila, arrivando da dietro. Insieme con lei, Roberto Morgantini, fondatore delle cucine popolari.
Patrick Zaki: “Non ci sono parole per descrivere come mi sento”
“Finalmente sono qui, è un sogno che si avvera dopo tutti questi anni. Non ci sono parole che possano descrivere come mi sento”, ha confessato Patrick Zaki durante la conferenza stampa dopo aver ricevuto la pergamena di laurea e un augurio dal rettore. Il rettore dell’Università di Bologna ha augurato all’attivista “una vita libera e indipendente, senza farsi tirare per la giacchetta. È bello averlo qui, l’Università è un luogo di libertà e pluralismo”.
“Ora giustizia per Regeni. Difenderà i diritti umani”
“Ringrazio le autorità italiane ed egiziane, le ong, la società civile, i vertici dello stato italiano fino alla presidente del Consiglio”, ha detto Patrick durante la conferenza stampa. Il ricercatore ha ricordato anche che serve verità per il caso Regeni: “Giustizia per Giulio Regeni. La mia è stata una storia di successo, ma in Egitto ci sono ancora centinaia di persone in prigione, chiediamo che vengano rilasciate. Meritano la grazia presidenziale come me”.
Noury: “Ringraziamo noi Patrick”
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International ha sottolineato che Patrick ha “più volte ringraziato e manifestato apprezzamento per gli sforzi fatti a ogni livello, istituzioni italiane comprese, perché arrivasse questo giorno”. Noury era a Bologna ad accogliere Zaki: “Ora è il momento che noi ringraziamo lui per aver resistito in carcere, per averci spronato ad agire ogni giorno, per non aver mai dimenticato gli altri prigionieri di coscienza egiziani, per aver reso possibile la più grande campagna per un prigioniero di coscienza del XXI secolo”.
La premier italiana Giorgia Meloni, in occasione della conferenza di Roma, in un incontro bilaterale ha nuovamente ringraziato il presidente egiziano Al-Sisi per aver concesso la grazia a Patrick Zaki.