Donald Trump è indagato per i fatti di Capitol City ed ha 4 giorni per costituirsi. Intanto attacca tutti: la Giustizia e Joe Biden: “Non sa mettere due parole di fila”
Donald Trump torna in scena. L’ex presidente degli Stati Uniti accantona le tante vicende processuali che lo hanno visto protagonista e rilancia la sua candidatura per le Presidenziali del 2024: attacca i Giudici (“Mi accusano perchè sono avanti nei sondaggi”), Biden (“Non sa mettere due parole di fila nello stesso discorso”) e rilancia il suo impegno sulla guerra in Ucraina (“Con me finirebbe in 24 ore”). Il leader Repubblicano si prende la scena e prova a rilanciare la sua immagine in vista di quella che ha definito “la più importante campagna Presidenziale nella storia degli Stati Uniti D’America”.
“Ogni volta che i sondaggi mi danno in vantaggio su Biden, la giustizia mi attacca. non è mai successo nella storia degli Stati Uniti”, ha dichiarato Donald Trump a Fox News, durante un incontro con i suoi sostenitori in Iowa. Un evento che gli ha permesso di tornare in primo piano e di toccare numerosi punti. “Hanno fretta perché vogliono interferire. È un’interferenza con le elezioni, è un’interferenza elettorale”, ha dichiarato dopo aver saputo di essere indagato per i tentativi di impedire il trasferimento dei poteri a Joe Biden, compreso l’assalto a Capitol Hill. “Non è mai stato fatto così nella storia del nostro paese, ed è una vergogna quello che sta accadendo”, ha aggiunto Trump.
Il Tycoon è indagato in merito alla vicenda dell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. E’ stato lui stesso a ribadirlo, annunciando di aver ricevuto domenica sera una lettera che lo informa di essere oggetto dell’indagine condotta dal procuratore speciale Jack Smith. Solitamente, queste lettere precedono l’incriminazione, come è già avvenuto per Trump nella vicenda dei documenti classificati custoditi a Mar-a-Lago. Sui social Trump ha attaccato il procuratore generale: “Lo squilibrato Jack Smith, il pubblico ministero con il Dipartimento di Giustizia di Joe Biden, ha inviato una lettera (di nuovo era domenica sera!) affermando che sono un Obiettivo dell’indagine del Grand Jury del 6 gennaio, e mi ha dato 4 giorni, molto brevi, per riferire al Grand Jury, che quasi sempre significa arresto e incriminazione”.
“E’ una vergogna quello che mi sta accadendo”
“Non sapevo praticamente cosa fosse un mandato di comparizione e i gran giurì. Ora sto diventando un esperto“, ha detto al pubblico di un Elks Lodge di Cedar Rapids. Trump ha anche registrato un’intervista con il conduttore di Fox News Sean Hannity davanti a un pubblico in diretta, dove ha sfogato le sue frustrazioni. “Mi dà fastidio”, ha detto, continuando a definire i casi come politicamente motivati. “È una vergogna quello che sta accadendo al nostro Paese”.
Poi, l’attacco al suo rivale: l’attuale presidente Joe Biden. Trump non usa giri di parole: “Joe Biden non è in grado di mettere due parole in fila”. L’ex presidente Usa è anche tornato ad attaccare il figlio di Biden, Hunter, accusando il dipartimento di Giustizia di avergli “dato semplicemente una multa per i crimini commessi”. Il tycoon ha anche accusato il presidente americano di “avere tenuto tantissimi documenti classificati quando era vice presidente e senatore”. “Ma nessuno ne parla, parlano solo di Trump”, ha tuonato. Poi la battuta sulla guerra in Ucraina: “Se fossi presidente metterei fine alla guerra in Ucraina in 24 ore. Conosco Zelensky molto bene, conosco Putin molto bene. Direi loro di trovare un accordo: voglio solo mettere fine all’uccisione di migliaia di persone”.