Il giornalista Andrea Purgatori è morto questa mattina a Roma, a causa di una malattia fulminante.
È nato il primo febbraio del 1953, aveva 70 anni ed è stato anche sceneggiatore e autore. La notizia è arrivata all’Ansa dai figli Edoardo, Ludovico, Victoria e dalla famiglia rappresentata dallo studio legale Cau. Purgatori è deceduto in ospedale.
Ha lavorato per anni al Corriere della Sera, dove si è occupato di terrorismo, intelligence e criminalità. Si dedicò anche alla strage di Ustica del 1980. Ha condotto su La7 Atlantide, programma che ha avuto molto successo.
È stato anche docente di sceneggiatura, consigliere degli autori e tra i suoi ultimi lavori c’è la partecipazione al documentario Netflix Vatican Girl, sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.
Il ricordo dei familiari
I familiari ricordano Andrea Purgatori come “una mente brillante che ricordiamo recentemente nella trasmissione di La 7 Atlantide dove era autore e conduttore e in tempi più remoti come inviato in zone di guerra e autore delle più importanti inchieste giudiziarie italiane, poi ancora autore e sceneggiatore di tanti film e fiction televisive tra cui Il Muro di Gomma, Fortapasc e Il Giudice Ragazzino”.
Andrea Purgatori: il saluto di Mentana e Guzzanti
“Ciao, Andrea”. Due parole quelle di Enrico Mentana su Instagram, che dicono tutto, per ricordare il collega.
“Uno dei miei amici più cari”, lo ricorda Corrado Guzzanti su Instagram. Con Purgatori ha collaborato in diversi film: “Grande giornalista, grande grande autore, compagno di molte follie come Il caso Scafroglia, Fascisti su Marte e Aniene. Un abbraccio a tutti quelli che gli hanno voluto bene, e sono tantissimi”.
“A lui si devono tante inchieste sui casi scottanti del terrorismo nazionale e internazionale, su fatti di cronaca importanti. Indagò su Ustica e scoprì la verità sul muro di gomma costruito attorno a quella tragedia. A lui si deve la sceneggiatura del film Fortapasc o del film Il giudice ragazzino su Rosario Livatino. Ha condotto Atlantide, ha lavorato al Corriere della Sera. Purgatori ha onorato il giornalismo di inchiesta. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per il Paese”. È il ricordo di Valter Verini, senatore del Pd.
Andrea Purgatori è diventato giornalista professionista nel 1974, nel 1980 ha conseguito il Master of Science in Journalism della Columbia University a New York.
Di cosa si è occupato Andrea Purgatori nella sua carriera
Ha seguito gli anni di Piombo ed ha raccontato numerosi delitti di mafia nel 1982, fino alla cattura di Totò Riina. Da reporter di guerra ha seguito i conflitti in Libano nel 1982, la guerra tra Iran e Iraq negli anni Ottanta, la guerra del Golfo nel 1991, l’Intifada e le rivolte in Algeria e Tunisia.
È stato autore e conduttore di Uno di Notte su Rai Uno, ed ha realizzato servizi televisivi per Dossier Spazio Sette, Focus, su Rai Due. Ha condotto anche Confini su Rai Tre. Dal 12 maggio 2014 al 15 giugno 2020 è stato presidente di Greenpeace Italia.
Negli ultimi anni Andrea Purgatori è tornato a collaborare col Corriere della Sera ed ha scritto anche per l’Unità, Vanity Fair, Te Huffington Post e Le Monde diplomatique. Attualmente curava Atlantide su La 7, per il quale ha ricevuto il Premio Flaiano 2019 come miglio programma culturale.
Come sceneggiatore per il cinema ha scritto Il Muro di gomma, sulla strage di Ustica, Il giudice ragazzino sull’omicidio del giudice Rosario Livatino. Nel 2010 ha collaborato a scrivere il film Vallanzasca – Gli angeli del male di Michele Placido, ma poi ritirò la firma con Angelo Pasquini.
Andrea Purgatori è apparso anche nella serie tv Boris, nei film di Carlo Verdone Posti in piedi in Paradiso, L’abbiamo fatta grossa e nei film di Alessandro Aronadio Due vite per caso e Orecchie, oltre che nella serie tv 1993.
Premi e riconoscimenti
Tra i premi ottenuti si ricordano il Nastro d’Argento del 1992 per il miglior soggetto con Il muro di gomma, il premio Hemingway di giornalismo nel 1993, il Premio Crocodile – Alterio Spinelli per il giornalismo nel 1992, il Globo d’oro nel 1994 per la miglior sceneggiatura con Il giudice ragazzino. Nel 2009 Andrea Purgatori ha vinto con Marco Risi e Jim Carrington il premio Sergio Amedei per la miglior sceneggiatura internazionale con il film Fortapasc, su Giancarlo Siani.
La Russa: “Le sue inchieste resteranno nella storia del giornalismo”
“Esprimo le mie condoglianze per la scomparsa di Andrea Purgatori, importante sceneggiatore, autore e cronista. Le sue inchieste, i suoi racconti, la sua voce rimarranno nella storia del giornalismo”, le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa.
Addio Andrea Purgatori, Fontana: “Indimenticabili le sue inchieste”
“Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Andrea Purgatori. Cronista brillante, autore di documentari di successo, sceneggiatore e autore di indimenticabili programmi televisivi di inchiesta, scompare una delle firme prestigiose del giornalismo italiano. Ai familiari giungano le mie più sentite condoglianze“, così il presidente della Camera dei Deputato Lorenzo Fontana.
“Con Andrea Purgatori perdiamo un giornalista di inchiesta di rara bravura, che ha dedicato la vita alla ricerca della verità sui più inquietanti e drammatici casi italiani e non solo. Raffinato sceneggiatore, conduttore di programmi di approfondimento di altissimo livello. Un uomo perbene, amato dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Un maestro di giornalismo che ci mancherà molto. Il mio pensiero commosso ai suoi figli e a tutti i suoi cari“. Giuseppe Moles, sottosegretario all’Editoria.
“Un professionista e un uomo che ha fatto della ricerca e del racconto della verità la sua cifra stilistica. Portano la sua firma pagine di giornalismo che rimarranno scolpite e che saranno da esempio per i giovani che aspirino a calcarne le orme. E devono tantissimo al suo lavoro e al suo sguardo acuto anche il mondo della televisione e del cinema. Andrea Purgatori se ne va, lasciando un grande vuoto. Ne sentiremo la mancanza“, scrive la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni.
Schlein: “Una vita alla ricerca della verità”
“Voglio esprimere anche a nome di tutta la comunità democratica il mio profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Andrea Purgatori, grande giornalista che ha legato il proprio nome a importanti inchieste sul terrorismo e la criminalità. Ricordo la passione civile e la costanza con le quali ha seguito per 43 anni, fino alla fine, le indagini per la strage di Ustica. È riuscito a dare un contributo enorme alla battaglia per la verità, che oggi più che mai dobbiamo far proseguire. Ai suoi familiari, ai colleghi e agli amici vanno le nostre condoglianze“. Elly Schlein, segretaria del Pd.
“Le nostre condoglianze e la nostra vicinanza alla famiglia e agli amici di Andrea Purgatori: la sua improvvisa scomparsa ci priva di un giornalista attento e scrupoloso, che con le sue inchieste ha costantemente ricercato quelle risposte ancora mancanti in tanti misteri italiani“, Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati.
“Apprendo con grande tristezza della scomparsa di #AndreaPurgatori, autore, sceneggiatore ma soprattutto un giornalista coraggioso e determinato, che ha speso la sua vita per far luce su numerosi misteri italiani. Un abbraccio affettuoso alla famiglia e a tutti i suoi cari”, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.