La Premier in una lunga lettera al Corriere della Sera: “La lotta alla Mafia fa parte di noi. Lo dobbiamo alla memoria di Paolo Borsellino”
Una lunga lettera indirizzata al Direttore del Corriere della Sera e nella quale Giorgia Meloni ricarda il lavoro del Governo per combattere le Mafie e allontana il tentativo di strumentalizzare la sua assenza alla fiaccolata organizzata nel ricordo di Paolo Borsellino. Nel giorno in cui si ricorda la strage di Via D’Amelio, il Premier allontana le polemiche e ribadisce il massimo impegno per contrastare la Mafia. Che il 19 luglio del 1992 realizzò una delle stragi più sanguinose. A breve distanza dall’attacco a Giovanni Falcone sull’autostrada di Capaci, arrivò anche l’attentato al Giudice Paolo Borsellino, ucciso con 90 chilogrammi di tritolo, fatto esplodere sotto l’abitazione della madre.
“Ricordo, come se fosse ieri, il profondo e viscerale rifiuto della mafia che, da ragazza, provai di fronte alle immagini della strage di via D’Amelio”, scrive Giorgia Meloni nella lettera pubblicata dal Corriere della Sera nel 31esimo anniversario della Strage di Via D’Amelio, nella quale persero la vita il Giudice Paolo Borsellino, e cinque agenti della sua scorta (Emanuela Loi, di 24 anni, Walter Eddie Cosina, di 30 anni, Agostino Catalano, di 42 anni, Vincenzo Li Muli, di 22 anni e Claudio Traina di 27 anni). “Da quel rifiuto nacque il lungo, convinto, impegno politico che mi ha portato fin qui, da semplice militante di un movimento giovanile alla presidenza del Consiglio dei ministri”.
“Per questo, non posso che essere profondamente orgogliosa del fatto che il governo che oggi presiedo abbia avuto, dal suo primo giorno, la determinazione e il coraggio necessario ad affrontare il cancro mafioso a testa alta”. “Sono i fatti a dimostrarlo”, continua la premier Giorgia Meloni al Corriere della Sera, “c’è ancora molto da fare, ma il nostro impegno non si esaurirà mai. Semplicemente perché la lotta alla mafia è parte di noi, è un pezzo fondante della nostra identità, è la questione morale che orienta la nostra azione quotidiana. Lo dobbiamo a Paolo Borsellino, ed a tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la giustizia e hanno reso onore all’Italia”.
“Come ogni anno sarò a Palermo”
“Come ogni anno, sarò anche questa volta a Palermo per rendere omaggio alla loro memoria e rinnovare il mio impegno personale, e quello di tutto il governo, contro le mafie”. È quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella lettera pubblicata dal Corriere della Sera. “In questi giorni è stato detto un po’ di tutto sulla mia presenza a Palermo”, aggiunge la premier che non parteciperà alla tradizionale fiaccolata, “c’è chi ha addirittura scritto che avrei disertato le commemorazioni perché ‘in crisi con il mito Borsellino’ È, ovviamente, falso. Così come è stucchevole il tentativo di alcuni di strumentalizzare la mia impossibilità — data da altri impegni concomitanti — di partecipare anche alla tradizionale fiaccolata di Palermo, organizzata da ‘Comunità ‘92’ e ‘Forum XIX Luglio’ e diventata nel tempo manifestazione apprezzata e partecipata. E alla quale ho sempre orgogliosamente preso parte”.