Il Premier Giorgia Meloni: “Non è la priorità in questo momento”. Il Guardiasigilli, che ha la fiducia di Forza Italia, ribatte con una nota
Prima il viaggio Roma-Pompei in treno, per promuovere il nuovo Frecciarossa che collegherà la capitale alla cittadina campana, poi le parole sul concorso esterno. La domenica di Giorgia Meloni è stata intensa e ricca di appuntamenti. Il Premier ha viaggiato verso la Campania in compagnia del ministro della Cultura Sangiuliano. “A Pompei dimostriamo che l’Italia si prende cura del suo patrimonio“, ha detto la leader di Fratelli d’Italia. “Turismo e cultura sono sicuramente la nostra benzina più produttiva, il punto è riuscire a metterli a disposizione in maniera semplice e comoda a turisti che oggi hanno pretese legittimamente sempre più alte. C’è una competitività nel mondo che si fa strada su cui l’Italia non può rimanere indietro adagiandosi sul grande patrimonio che ha”.
Parole alle quali ha risposto il ministro Sangiuliano, che si è detto “grato al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per aver voluto sottolineare con la sua presenza il valore dell’iniziativa del treno Roma-Pompei. Un modo per coniugare tradizione e modernità”. Il Primo Ministro ha poi effettuato una visita al Parco archeologico di Pompei e incalzata dai cronisti è tornata su uno die temi più caldi del panorama politico italiano: la revisione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa, che per il ministro Nordio andrebbe modificato. “Sul tema del concorso esterno io comprendo benissimo sia le valutazioni che fa il ministro Nordio, sempre molto preciso, sia le critiche che possono arrivare, però mi concentrerei su altre priorità”.
Ad appoggiare Nordio c’è Forza Italia. La presidente dei senatori Licia Ronzulli ha ribadito: “Il nostro appoggio al ministro Nordio è senza riserve, senza se e senza ma. Peraltro il concorso esterno è un reato che c’è solo in Italia e che non ha motivo di esistere. O si è mafiosi o non lo si è, o si concorre, e quindi si è mafiosi, oppure no. Poco importa che il contributo venga dall’esterno. C’è una riforma che deve andare avanti nell’interesse dei cittadini, per un processo giusto sia in ambito civile sia penale. Noi non vogliamo uno scontro con la magistratura ma l’intervento riformatore va fatto”.
Sull’argomento è tornato anche il guardiasigilli, che con una nota ha confermato di essere in piena sintonia con la Premier, allontanando critiche e divisioni. “Con la premier siamo e siamo sempre stati in perfetta sintonia. Il problema del concorso esterno è stato da me trattato nei miei scritti di questi ultimi venti anni, è essenzialmente tecnico, e mira semmai a rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata. Ma la sua revisione – ha scritto Carlo Nordio in una nota – non fa parte del programma di governo, ed infatti non è stata da me nemmeno prospettata nel discorso alle Camere all’inizio del mio mandato. Le ricostruzioni fantasiose e talvolta maligne su nostri ipotetici dissidi sono vani tentativi di minare la nostra risolutezza nel portare a compimento le riforme sulla giustizia, secondo il mandato ricevuti dagli elettori, e sulle quali non vacilleremo e non esiteremo”, ha concluso il ministro della Giustizia, Carlo Nordio
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