L’ex tennista azzurro sulla sfida tra Alcaraz e Djokovic, che decreterà il campione di Wimbledon. Su Sinner parole forti: “Ha preso la sua decisione”
La finale tra il numero uno (Carlos Alcaraz) e il numero due (Novak Djokovic), l’ottimo cammino di Jannik Sinner, arrivato per la prima volta in carriera in semifinale in un torneo del Grande Slam, e le buone prestazioni di Medvedev e dei migliori tennisti delle classifiche Atp. L’edizione di Wimbledon, che oggi sancirà il suo leader, ha regalato emozioni e grandi prestazioni, lasciando gli appassionati, con il fiato sospeso davanti alla tv.
Tra questi anche Diego Nargiso, ex campione azzurro, che ha commentato il torneo disputato sull’erba di Londra, parlando di Jannik Sinner e delle sue recenti prestazioni. Tra la soddisfazione di aver raggiunto un traguardo storico e l’amarezza per alcune scelte che lo hanno frenato. “Sono sincero, non posso che parlare di Carlos Alcaraz”, ha detto l’ex tennista azzurro ai microfoni di Notizie.com. “La sua crescita è stata incredibile. È impressionante, sa adattarsi a ogni situazione, e dire che a inizio torneo non sembrava per niente a suo agio sull’erba. Tutte le partite sono diventate un dominio da parte sua, tra cui l’ultima con Medvedev. È venuto fuori un match che non mi aspettavo. Medvedev è un tennista vero, non si lascia intimorire e non molla niente. Invece si è dovuto arrendere in tre set”.
Nargiso è convinto che Alcaraz “diventerà una stella mondiale per tanti anni“. Prima però, dovrà cercare di affrontare e battere Novak Djokovic, che sull’erba di Wimbedon ha sempre confermato il suo valore assoluto. “Novak, se vince Wimbledon, diventa il più forte di sempre. Punto. Non ci sono discussioni in merito. Sarebbe il suo 24esimo Slam, l’ottavo Wimbledon. Poi può piacere più un altro, ma è solo questione di gusto. Ma il più forte, se vince la finale con Alcaraz, diventerà lui e basta”.
Il numero due del mondo, ha sconfitto in tre set in semifinale Jannik Sinner. L’azzurro ha pagato alcuni errori chiave nei momenti decisivi del match: come i due set point gettati al vento nel terzo set. “Quando un tennista cerca la propria crescita, non è detto che vada avanti sempre con continuità. È stata fatta una scelta da lui e dai suoi consiglieri, hanno puntato a completarlo prima di andare a ricercare la massima competitività. Si possono fare due scelte diverse. La prima è dire: ‘ mi mancano alcune cose, ci lavoro adesso, così poi potrò ritrovarmele quando ne avrò bisogno’. La seconda invece è: ‘intanto provo a vincere uno Slam, poi metto a posto le cose in cui posso migliorare’. Sinner ha preso la sua decisione”.
Che forse, ha rallentato la sua ascesa? “No, quella è una decisione personale. Non ci sarà mai una controprova per capire se sia stato giusto o sbagliato. Ma Wilander, tanto per fare un esempio di un tennista dei miei tempi, ha fatto il contrario. Prima è diventato numero uno e ha vinto gli US Open, poi ha imparato il back, il serve and volley e tutti gli altri aspetti in cui poteva crescere. Jannik, comunque, quando ricomincerà a lavorare con le sue certezza diventerà ancora più forte. Io me lo ricordo da giovanissimo a Torino, era ingiocabile da fondo campo, prendeva a pallate gli avversari”
Quando si parla di momenti di puro e assoluto relax, si pensa ad esempio a…
Il diabete gestazionale può avere ripercussioni veramente molto pesanti: riconoscerlo in tempo è fondamentale. Molte…
Fedez ha mostrato il suo nuovo acquisto: il rapper ha comprato delle prestigiose carte Pokemon…
Scopri i consigli degli hairstylist per dire addio a capelli crespi e spenti: così farai…
Anna Falchi dimostra di essere una bellissima donna anche a 52 anni nell'ultimo selfie che…
Stefano De Martino è ufficialmente diventato il padrino di suo nipote, ma all'evento mancava un…