Sim di La Russa jr intestata al padre: serve l’ok del Parlamento per sequestrare il cellulare

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By Angelo Bianco

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Per poter sequestrare lo smartphone di Leonardo Apache La Russa è necessaria l’autorizzazione del Parlamento. 

La sim del ventunenne, indagato per violenza sessuale in seguito alla denuncia di una ex compagna di classe, è intestata al padre, presidente del Senato. Per questa ragione la Procura di Milano sta valutando una eventuale richiesta alla Giunta per avere l’autorizzazione a procedere.

Sim di La Russa jr intestata al padre: serve l'ok del Parlamento per sequestrare il cellulare
Sim di La Russa jr intestata al padre: serve l’ok del Parlamento per sequestrare il cellulare (Ansa Foto) ricercaitaliana.it

Prima di rivolgersi al Parlamento, gli inquirenti e gli investigatori hanno intenzione di lasciare la possibilità a Leonardo di consegnare autonomamente il cellulare.

Il punto sulle indagini

Nel frattempo sono al vaglio le chat tra la presunta vittima e le amiche, mentre prosegue l’ascolto dei testimoni. Nei giorni scorsi è stata sentita la migliore amica, un’altra ragazza con cui c’è stato uno scambio di messaggi la mattina successiva alla presunta violenza, quando la giovane era ancora a casa La Russa e un’altra giovane donna che ha visto i due ex compagni di classe insieme in discoteca.

È stato ascoltato anche uno dei titolari del club Aphophis, il locale in cui è avvenuto l’incontro tra Leonardo Apache La Russa e la presunta vittima che l’ha denunciato.

I messaggi delle chat sono stati recuperati attraverso la copia forense dei telefonini delle giovani, cosa che al momento non è possibile fare con il figlio di Ignazio La Russa, perché il suo smartphone non è sequestrabile perché “coperta” dalle garanzie previste per i parlamentari.

L’indagine, coordinata dalla pm Rosaria Stagnato e dall’aggiunta Letizia Mannella e condotta dalla Squadra Mobile, sta andando avanti a ritmi sostenuti.

Lo staff di La Russa: “I media hanno passato il segno”

Il presidente La Russa, dopo la nomina dell’avvocato Vinicio Nardo da parte del figlio Leonardo, si è astenuto e si asterrà da qualsiasi commento diretto o indiretto sulla vicenda, avendo piena fiducia nell’operato dei magistrati della Procura di Milano. Dal punto di vista mediatico, risulta, però, passato il segno“. Così, in una nota, lo staff del presidente del Senato Ignazio La Russa, facendo presente come “più volte sono state pubblicate sui quotidiani, giornali online e sui social, le foto di un altro figlio del presidente col nome del fratello, nonché ricostruzioni artefatte ai fini suggestivi della vita giovanile dei fratelli La Russa”. 

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