Marco Dreosto, segretario della Commissione esteri e difesa del Senato, ribadisce: “Ecco come ci si è mossi in passato di fronte a situazioni simili”
L’Ucraina lamenta il mancato ingresso nella Nato; la Russia minaccia la Terza Guerra Mondiale, mentre gli Stati Uniti prendono tempo. Questo il riassunto di una lunga giornata fatta di dichiarazioni, commenti, prese di posizione e minacce. Il Vertice Nato a Vilnus ha fatto registrare una lunga serie di dichiarazioni, nel giorno in cui il conflitto tra Russia e Ucraina continua, all’insegna della morte della distruzione.
A fare da eco ad una serie di annunci, arrivano le parole di Jens Stoltenberg, segretario generale dell’Alleanza Atlantica: “Abbiamo affermato che l’Ucraina diventerà un membro della Nato e abbiamo accettato di rimuovere i requisiti per un Piano d’azione per l’adesione. Ciò cambierà il percorso di adesione da un processo in due fasi a un processo in un’unica fase. Abbiamo anche chiarito che inviteremo l’Ucraina ad aderire alla Nato quando gli alleati saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte”.
Parole che non sono piaciute a Zelensky che ha criticato apertamente la decisione della Nato: “È inaudito e assurdo che non ci sia un calendario per l’adesione dell’Ucraina e che si aggiungano strane formulazioni sulle condizioni anche solo per l’invito”. Da contraltare arrivano minacce da Mosca “Aumentare l’assistenza militare al regime di Kiev. L’Occidente completamente impazzito, non poteva inventare nient’altro. Prevedibilità di altissimo livello, fino all’idiozia. In effetti, è un vicolo cieco. La terza guerra mondiale si avvicina. Cosa significa tutto questo per noi? E’ ovvio. L’operazione militare speciale continuerà con gli stessi obiettivi”, ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Dreosto (Lega): “Ucraina nella Nato, ma dopo il cessate il fuoco”
Marco Dreosto, segretario della Commissione esteri e difesa del Senato, ha spiegato in esclusiva a Notizie.com, la posizione del Governo sul possibile ingresso dell’Ucraina nella Nato. “È necessario continuare a sostenere il popolo ucraino davanti alla brutale aggressione russa ma per l’adesione dell’Ucraina alla Nato bisogna agire con una visione in prospettiva ricordando che a nessun Paese e mai stato chiesto di aderire all’Alleanza Atlantica in caso di conflitto in corso. Per cui è indispensabile raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e una pace per poter ragionare in maniera sinergica assieme agli alleati sul futuro dell’Ucraina. Bene il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani che ha proposto un Consiglio permanente Nato – Ucraina per preparare il terreno all’eventuale adesione proprio per compiere quei passi necessari che garantiscano la sicurezza e la sovranità territoriale dell’Ucraina permettendo in contemporanea quei passi per il raggiungimento della pace e non mosse che la possano ostacolare“.
Dreosto, Erdogan e il “risiko geopolitico”
Durante il vertice Nato di ieri si è parlato anche dell’ingresso della Svezia nella Nato. La Turchia, con Erdogan ha tolto i veti, ottenendo in cambio dei vantaggi notevoli. “L’abilità negoziale di Erdogan è indubbia. È riuscito per l’ennesima volta a ribaltare una situazione a proprio vantaggio. Se da un lato vi è la necessità di riallacciare e rafforzare i rapporti tra Occidente e Ankara, altra cosa è l’entrata della Turchia nell’Unione europea. Su quest’ultimo argomento sarei particolarmente cauto. Questo potrebbe avere delle ripercussioni sugli equilibri europei, già sotto pressione da molteplici fattori. Basti pensare che in caso di adesione, la Turchia potrebbe contare degli stessi voti in Consiglio europeo della Germania. Vi sono Paesi europei, come Grecia e Cipro, che hanno un contenzioso aperto con Ankara e anche noi in Libia dobbiamo capire le mire turche nella nostra ex quarta sponda. Insomma un risiko geopolitico particolarmente complesso al quale non vedo una facile soluzione, per usare un eufemismo“, ha concluso Dreosto a Notizie.com