Il tecnico che ha guidato la Lazio dal 2005 al 2009: “Prendemmo Zarate dall’Arabia Saudita e non fu facile farlo ritornare con la testa ad un campionato europeo. Se fossi nella Lazio prenderei…”
Dopo otto stagioni ricche di gol, assist, prestazioni maiuscole, sta per chiudersi l’avventura di Sergej Milinkovic Savic con la Lazio e nel nostro campionato. Il centrocampista serbo ha accettato l’offerta dell’Al-Hilal e lascerà il club biancoceleste. Alla Lazio andranno circa 40 milioni di euro, mentre al calciatore è stato garantito uno stipendio monstre da oltre 20 milioni di euro a stagione.
Si chiude così un’avventura bella, romantica e ricca di momenti da ricordare. Milinkovic arrivò alla Lazio l’estate del 2015, prelevato dal Genk e strappato alla Fiorentina. Il club viola aveva trovato l’accordo con la società belga, ma la Lazio si mosse con insistenza con il manager del calciatore. Quando Milinkovic si presentò a Firenze davanti ai dirigenti viola disse chiaramente che aveva già un accordo con la Lazio e che aveva scelto la sua destinazione. Da quel momento in poi iniziò una lunga storia di amore, gol e successi. Le reti nei derby, quella decisiva che sbloccò il risultato nella finale di Coppa Italia contro l’Atalanta nel 2019, e la grande capacità di essere protagonista nei match che contano.
Nelle ultime due stagioni Milinkovic ha segnato due volte all’Inter, al Milan, alla Roma e alla Juventus. E’ il centrocampista straniero più prolifico nella storia della Lazio ed ha contribuito alla qualificazione in Champions League dei biancocelesti nell’ultima stagione, realizzando le due reti decisive per il secondo posto: il pareggio contro il Lecce al 94′ e la rete del 3-2 contro la Cremonese al 90‘. Ora lascerà la Lazio, per iniziare una nuova avventura, in un campionato che si sta facendo largo a suon di milioni. Per molti addirittura troppi. “Sono cifre folli, quelle di Milinkovic so di numeri ben diversi, ossia di almeno 33 mln all’anno. Sono cifre che fanno tremare i polsi e uccide il mondo del calcio. Spero che questa giostra ridicola alla rincorsa delle figurine finisca presto. Trovo assurdo che la FIFA non metta fine a una vergogna come questa”, ha detto l’agente Fifa Claudio Anellucci.
Ma quanto perde la Lazio con la cessione di Milinkovic e quanto sarà difficile sostituirlo? Delio Rossi, tecnico che ha guidato i capitolini dal 2005 al 2009, portando a casa un terzo posto e una Coppa Italia, non ha dubbi: “La Lazio perde tantissimo. Parliamo di un giocatore in grado di fare la doppia fase benissimo e di avere una tecnica di base fuori dal comune. Non sarà facile sostituirlo. Considero Milinkovic Savic il giocatore più impattante della serie A“, ha dichiarato in esclusiva ai microfoni di Notizie.com l’ex allenatore di Lazio, Fiorentina, Bologna e Atalanta. “Quelle cifre per la società e per il calciatore sono fuori mercato. Quindi capisco sia il club che ha deciso di chiudere la sua cessione, che il calciatore, che ha deciso di lasciare la Lazio e trasferirsi in Arabia Saudita. Certo, deve mettere in preventivo che si ritroverà a giocare un altro tipo di calcio, completamente diverso da quello che conosce. Ci sono delle difficoltà che io conosco molto bene”.
“Quando allenai Zarate che arrivava dall’Arabia Saudita”
Il riferimento è a Mauro Zarate, che la Lazio (con Rossi in panchina) acquistò l’estate del 2008 da un club arabo. “Le situazioni sono diverse, non lo metto in dubbio. Zarate andò in Arabia a 18 anni, mentre Milinkovic ci va a 28. Caratterialmente conosco Mauro, ma non mi posso permettere di esprimere un giudizio su Sergej, quindi non posso paragonare le due situazioni. Dico solo che andare in Arabia ti porta lontano dal calcio europeo e dalla vita che hai sempre fatto. Non sono solo cose positive. So solo che Zarate ci mise un pò a tornare con la testa ad essere un giocatore europeo. Se vi ricordate, durante tutto il ritiro, non giocò mai titolare. Io gli facevo fare gli ultimi dieci minuti di ogni partita, perchè dava l’impressione di essere indietro. Io credo che per Milinkovic la situazione sia diversa. Sicuramente commetterebbe un errore se andasse li con il pensiero di svernare. Anche perchè come te li danno certi soldi, te li possono anche togliere”.
La Lazio dovrà ora cercare un sostituto all’altezza. “Il nome perfetto era Frattesi, l’unico in grado di fare le due fasi come Milinkovic, ma è andato all’Inter. La Lazio deve cercare n centrocampista di qualità, che sia dinamico e che si adatti bene con gli altri componenti de centrocampo: se hai Cataldi, o Torreira e Luis Alberto, hai bisogno di uno che sia tecnico e fisico. Uno, per intenderci alla Kessie. Di giocatori ce ne sono quanti ne vuoi, basta sceglierli bene”,