Divisioni sui migranti: cade improvvisamente il Governo

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By Paolo Colantoni

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Il Premier ha annunciato di sciogliere il suo esecutivo. A novembre verranno effettuate nuove elezioni. Esultano le opposizioni

Dopo quattro governi con lo stesso Premier, l’Olanda cambierà rotta. Al termine di una lunga e per certi versi drammatica riunione, il Primo ministro Mark Rutte ha annunciato ieri sera le dimissioni del suo governo di coalizione. A far crollare l’esecutivo sono state le enormi divergenze all’interno della maggioranza, su questioni legate all’immigrazioni. “Divergenze insormontabili” ha dichiarato Rutte in conferenza stampa.

Cade il Governo a causa della politica sui migranti – Ricercaitaliana.it – Ansa Foto –

La news era stata anticipata dalla stampa olandese, che aveva previsto le enormi divisioni all’interno della maggioranza, che era formata dal Partito popolare per la libertà e democrazia (VVD), di cui è membro lo stesso primo ministro, dai liberali di D66, dai cristiano democratici dell’Appello cristiano democratico (Cda) e dai calvinisti dell’Unione Cristiana (Cu). Questa coalizione aveva formato il IV Governo Rutte. A spaccare la maggioranza (secondo quanto è stato riferito dal De Telegraaf in anteprima e poi confermato dallo stesso Premier), sono state le misure volte a limitare il ricongiungimento familiare dei migranti che ha visto da un lato i partiti VVD e CDA e dall’altro, più aperturista, liberali e calvinisti. Secondo il quotidiano olandese è probabile, che a questo punto, si torni al voto nel mese di ottobre.

“Stasera abbiamo purtroppo raggiunto la conclusione che le differenze sono insormontabili. Per questo motivo a breve presenterò le mie dimissioni per iscritto al re a nome di tutto il governo”, ha detto in conferenza stampa.È un peccato non essere riusciti a finire il lavoro a causa di questa separazione”, ha dichiarato. Il governo, nonostante gli svariati tentativi anche nelle ultime ore, non ha trovato l’accordo su una serie di misure riguardanti il tema dell’immigrazione. L’esecutivo resterà in carica per gli affari correnti. Secondo i media olandesi le nuove elezioni si svolgeranno probabilmente a metà novembre. 

“Non rivelo nessun segreto se dico che i partner della coalizione hanno visioni molto diverse in materia di politica migratoria”, ha spiegato ancora Rutte.Oggi (ieri ndr.), sfortunatamente, siamo dovuti giungere alla conclusione che queste differenze sono inconciliabili”. Le trattative hanno evidenziato tutte le divisioni ideologiche all’interno della coalizione con da una parte i liberali di D66 e i calvinisti dell’Unione Cristiana, che non sostengono una rigida repressione dell’immigrazione, e dall’altra quelli che sono a favore di misure più dure ovvero il Partito popolare conservatore per la libertà e la democrazia di Rutte e i cristiano democratici.

Il Premier presenterà le sue dimissioni al Re. Al momento però  Guglielmo Alessandro si trova in vacanza e non è ancora chiaro se rientrerà per incontrare Rutte o se le dimissioni verranno presentate in maniera diversa. Le opposizioni hanno naturalmente preso la palla al balzo per chiedere nuove elezioni. Geert Wilders, leader del Partito anti-immigrazione per la libertà, ha twittato: “Elezioni rapide adesso”. Anche Jesse Klaver, leader del partito della Sinistra verde, ha chiesto le elezioni e ha detto all’emittente olandese Nos che il Paese “ha bisogno di un cambio di direzione”. Le nuove elezioni politiche dovrebbero tenersi nel mese di novembre. È un vero peccato che il governo sia caduto ora”, ha dichiarato alla televisione nazionale olandese Henk Kamp, un membro anziano del Partito popolare per la libertà e la democrazia di Rutte.

Un esecutivo che ha palesato difficoltà sin dall’inizio

Il Premier Rutte ha rassegnato le sue dimissioni – Ricercaitaliana.it- Ansa Foto –

Il quarto governo che faceva capo a Rutte era stato caratterizzato da enormi divergenze e grandi distanze, sin dai primi giorno.  Il partito Vvd, nel marzo del 2021 aveva vinto le elezioni senza però ottenere la maggioranza per governare da sola. Un fatto che difficilmente si verifica in Olanda. I negoziati e gli incontri per la formazione del nuovo esecutivo sono stati immediatamente difficoltosi. Ci sono voluti ben 271 giorni di incontri, trattative e patti segreti per partorire un governo di unità nazionale, che è stato ufficializzato a gennaio del 2022. Il IV governo Rutte nasceva  con la sponda decisiva dei liberali di D66, che ottenevano il cruciale ministero delle Finanze, assegnato a Sigrid Kaag. Ma da quel momento in poi la vita per il Governo è stata durissima: divisioni, scontri, sul ricongiungimento familiare e in tema di politica estera. Fino all’epilogo di ieri.

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