Il cambiamento climatico ha causato un aumento delle malattie infettive trasmesse dalle zanzare.
“Nel 2022 sono quasi raddoppiati i casi di West Nile rispetto al periodo pre-pandemico. Si tratta di una malattia trasmessa dalla zanzara più comune che si trova anche in Italia. In Europa si contano 1.133 casi totali e 92 morti, di cui 700 in Italia. Nessuna Regione italiana è stata risparmiata dalla West Nile“, spiega ai nostri microfoni il professore Matteo Bassetti, infettivologo, direttore del reparto di Malattie Infettive al San Martino di Genova.
“Sempre nel 2022, in Francia e in Spagna ci sono stati 71 casi di dengue. Sono entrambi Paesi vicini all’Italia, quindi il rischio è che arrivi anche qui. Questo si somma al fatto che una decina di anni fa nella zona del Ferrarese ci fu un’epidemia autoctona di chikungunya, sempre causata dalle zanzare. Questo ci permette di dire che ci sono almeno tre malattie infettive che potrebbero fare capolino nel nostro Paese”.
“In Florida, che non è tipicamente una zona malarica hanno trovato le Anopheles, cioè zanzare della malaria. Oggi non c’è da preoccuparsi, ma se continueremo ad avere queste temperature quasi tropicali, non escluderei che nei prossimi anni l’Anopheles non torni nel nostro Paese. Ad oggi non abbiamo avuto casi autoctoni in Italia. L’unico caso che possiamo avere è importata durante i viaggi”.
Cosa bisogna fare per proteggersi?
“Bisogna trovare strategie per prevenire. Oggi l’attività di disinfestazione è delegata ai Comuni, ma servirebbe un maggior coordinamento, con una regolamentazione centralizzata a livello nazionale che la renda obbligatoria. E non va effettuata a giugno, ma verso marzo – aprile – inizio maggio”;
E i cittadini cosa possono fare?
“Anche i cittadini possono avere accortenze, facendo attenzione a non lasciare nei giardini o sui balconi i sottovasi con l’acqua o aree in cui c’è umido, perché le zanzare proliferano in ambienti umidi. Inoltre possono proteggersi usando repellenti ed esponendosi meno al tramonto, cercando di coprire polsi e caviglie e usando zanzariere in casa”;
Nelle zone alluvionate com’è la situazione?
“Quello che è successo in Emilia Romagna e nelle Marche, le conseguenze dell’alluvione, specie perché le acque non si sono ancora assorbite, favoriscono il proliferare delle zanzare”;
Quali sono i rischi maggiori delle malattie causate dalle zanzare?
“Non tutte le zanzare sono vettori di malattie infettive. Certo è che la West Nile può generare forme anche aggressive di encefalite, meningite, paralisi totale e anche morte nelle persone fragili e anziane. Quindi se si può prevenire è meglio farlo. I sintomi lievi della West Nile sono febbre, malessere generale, dolore alle articolazioni. La dengue invece è chiamata “spaccaossa”: provoca la febbre, esantemi o dolori alle articolazioni. La chikungunya, che vuol dire “uomo piegato”, è molto simile alla dengue e causa dolori talmente forti che la gente appunto, “si piega”. C’è poi la zika, che non si trova nel nostro Paese e ha gli stessi sintomi delle precedenti”.
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