La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha concluso alla Camera le comunicazioni in vista del Consiglio Ue.
““Anche il prossimo Consiglio europeo, il quarto da quando si è insediato il nuovo governo, ha in agenda sfide prioritarie per l’Unione europea: l’aggressione all’Ucraina, la sicurezza, la difesa, la migrazione”, ha dichiarato.
Per quanto riguarda il Mes, ha detto di non reputare “utile all’Italia alimentare la polemica interna” sull’argomento.
“L’interesse dell’Italia è affrontare il negoziato sulla governance europea, dove si discuta nel complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c’è una questione di metodo su come si faccia a difendere l’interesse nazionale”.
Standing ovation di Fratelli d’Italia sul Mes
Quando ha delineato la road map sul Mes, i deputati di Fratelli d’Italia si sono alzati in piedi, mentre sono rimasti seduti quelli della Lega. Il Pd ha urlato “buuuu”.
“La commissione europea ha presentato il 20 giugno una piattaforma, Step, per semplificare le procedure” sullo stanziamento dei fondi che “concede flessibilità per i settori strategici: era una richiesta che l’Italia aveva avanzato”, ha aggiunto Meloni.
“La proposta è un importante punto di partenza per il negoziato al quale l’Italia intende contribuire, questo strumento” può essere un “primo passo per arrivare a un fondo europeo per la sovranità“.
Al Consiglio Ue, la sicurezza economica
Tra i temi sul tavolo del Consiglio Ue, ci sarà anche la sicurezza economica. In particolare si soffermerà sulla necessità di un “maggiore controllo e difesa delle catene produttive e della propria autosufficienza che qualcuno avrebbe bollato come un approccio autarchico ma in realtà è un approccio realistico di chi crede che la Ue debba proteggere le proprie catene e non essere esposta a dipendenze che rischiano di essere pericolose“.
L’appoggio all’Ucraina
Sul tavolo europeo ci sarà anche l’Ucraina: “Tratteremo ancora una volta dell’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina. L’Italia ha seguito con grande attenzione gli sviluppi della crisi interna alla Federazione Russa. Mi limito a notare come questo episodio ha contribuito a far emergere le difficoltà della sistema di potere di Putin e a smontare la narrazione russa secondo cui in Ucraina sta andando tutto secondo i piani“.