Le opposizioni spiazzate: Figliuolo era stato scelto da Draghi (su spinta del Pd) come commissario all’emergenza Covid. I dem applaudono, ma criticano la mancata scelta di Bonaccini
L’intesa all’interno della maggioranza ha retto ed ha portato alla nomina del Generale Figliuolo come Commissario per la ristrutturazione dell’Emilia Romagna. Le forze di Governo hanno scelto colui che venne chiamato a sostituire Arcuri durante la pandemia e che divenne commissario straordinario per l’emergenza Covid dal 26 dicembre 2021. Figliuolo porterà esperienza e la sua grande capacità di gestire l’emergenza.
Se la sua nomina è stata accolta con positività dalle forze di Governo (che hanno rimarcato il senso di responsabilità e di unione), è invece aumentato il malcontento all’interno delle opposizioni, che puntavano sulla nomina del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Per quest’ultimo, al pari di Francesco Acquaroli (presidente delle Marche), e di Eugenio Giani (Governatore della Toscana) dovrebbero affiancare Figliuolo, con il ruolo di subcomissari. Uno schema studiato dal governo e che dovrebbe diventare ufficiale a breve.
La storia di Figliuolo, l’uomo delle emergenze
Dal Covid al disastro dell’Emilia Romagna. Di fronte alle grandi emergenze, il governo si affida sempre al Generale Figliuolo. E’ lui l’uomo scelto da Giorgia Meloni e da tutte le forze di maggioranza per risollevare la situazione in Emilia Romagna, dopo l’alluvione che ha colpito la Regione (e parte delle Marche e della Toscana) nel mese di maggio. Calabrese, classe 1962, Figliuolo torna a mettere la sua esperienza a disposizione dell’Esecutivo. A dicembre del 2021 fu scelto da Mario Draghi per sostituire Domenico Arcuri in un momento drammatico della gestione Covid. Sotto la sua gestione si raggiunse il record di vaccinazioni, con oltre mezzo milione, grazie anche ad una massiccia implementazione della Difesa nella campagna che in quel momento sembrava stentasse a decollare.
In passato ha lavorato in Kosovo, nell’enclave serba di Goradzevac. Dal settembre 2009 all’ottobre 2010 ricopre l’incarico di vice comandante della Brigata Taurinense, assumendone il comando sino all’ottobre 2011. Ha maturato esperienze in tutti i principali ambiti delle forze armate. Dal maggio 2016 al novembre 2018 è stato capo ufficio generale del capo di Stato Maggiore della Difesa, poi dal 2018 al 2021 ha assunto il ruolo di comandante logistico dell’Esercito. ruolo che ha ricoperto fino alla nomina di Draghi. In carriera è stato insignito di numerose onorificenze. Tra le più significative la decorazione di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, la Croce d’Oro ed una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito e Nato Meritorious Service Medal.
La scelta di Figliuolo ha trovato i consenso di diversi sindaci di Emilia Romagna, Marche e Toscana. “Buon lavoro al Generale Figliuolo nuovo commissario per l’alluvione. Come Sindaco della Città metropolitana di Bologna assicuro il massimo della collaborazione. Ne conosciamo le competenze e il senso dello Stato”, ha detto Matteo Lepore, sindaco di Bologna. “Buon lavoro al Generale Figliuolo, nuovo commissario alla ricostruzione post-alluvione in Romagna. Figliuolo è un rappresentante delle Istituzioni serio e competente, con un’esperienza consolidata nel campo della gestione di situazioni di crisi. Dopo il Covid, lo aspetta una missione importante e di grande responsabilità, quella di traghettare i territori alluvionati nel percorso della ricostruzione. La sua è certamente una nomina di alto profilo che salutiamo con grande soddisfazione e con l’auspicio che sia affiancata, il prima possibile, da risorse certe”, ha aggiunto il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini.
Il centrosinistra spiazzato
Il centrosinistra è rimasto spiazzato: da una parte ha giudicato con positività la scelta di affidarsi a Figliuolo (il Pd era stato tra i principali partiti che ne appoggiarono la nomina durante il Governo Draghi), dall’altra ha criticato la mancata nomina di Bonaccini. “La scelta di Figliuolo è una scelta di una figura impeccabile ma appare un scelta dai contorni politici poiché in situazioni simili in precedenza si è indicato il presidente della Regione”, ha detto il capodelegazione del Pd all’Eurocamera Brando Benifei. “Bertolaso e Figliuolo sono persone con competenze straordinarie, che hanno e avranno la mia stima. Ma è davvero incomprensibile perché il governo non attribuisca a Stefano Bonaccini il ruolo di commissario in Emilia-Romagna, sia all’emergenza che alla ricostruzione. È chiaro che ci sono scelte politiche dietro questa decisione”, ha detto la presidente del gruppo Azione-Italia Viva al Senato, Raffaella Paita. Applausi invece da parte di Matteo Renzi, che ha commentato la nomina di Figliuolo in Romagna e quella di Panetta a nuovo governatore di Bankitalia. “Due ottime, ottime, ottime nomine”.