Il fratello della ragazza, scomparsa nella capitale, apprezza le parole del Pontefice: parole di grande apprezzamento e nuove promesse
“In questi giorni ricorre il 40/o anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi. Desidero approfittare di questa circostanza per esprimere ancora una volta la mia vicinanza ai familiari, soprattutto alla mamma, e assicurare la mia preghiera. Estendo il mio ricordo a tutte le famiglie che sentono il dolore di una persona cara scomparsa”. Le parole di Papa Francesco nell’Angelus hanno ricordato Emanuela Orlandi a quarant’anni dalla sua scomparsa.
Le parole di Bergoglio hanno ricevuto apprezzamento da parte della famiglia Orlandi e di tutte le persone che hanno preso parte alla manifestazione organizzata in Vaticano per ricordare la giovane romana scomparsa nel nulla. Si sono presentati in migliaia chiedendo di fare luce sulla sorte di Emanuela. “Verità, verità”, urlavano i manifestanti, reagendo così alle parole del Pontefice. Prima avevano esposto striscioni e cantato slogan. A organizzare la manifestazione era stato il fratello Pietro Orlandi, che ha coinvolto nel corteo anche l’avvocata Laura Sgrò, legale della famiglia. La loro voce, dalla piazza, si è sentita molto forte mentre il Santo Padre parlava.
Il commento di Pietro Orlandi: “Caduto un tabù”
Pietro ha poi commentato le parole di Bergoglio: “Il fatto che il Papa abbia ricordato i 40 anni e da quello che è emerso dalle sue parole, la speranza a fare chiarezza, che emerga la verità e come ha detto preghiamo anche per questa madre che sono tanti anni che vive questa situazione, io lo prendo come un segnale positivo e spero che questo segnale sia ascoltato da quei senatori che si stanno opponendo alla commissione perché devono sapere anche loro che evidentemente anche il Papa in questo momento vuole che si arrivi alla verità”. Alla domanda sulla piazza che sarebbe rimasta delusa perché ha continuato ad urlare “verità” anche dopo le parole del Papa, ha risposto: “È normale perché la verità è quella che si cerca”.
“La storia non finisce qui”
Emanuela Orlandi è sparita a Roma nel 1983. Il fratello Pietro ha aggiunto che “la storia non finirà certo con questo Angelus. Finirà quando avremo la verità ma quello di oggi però è un bel passo avanti perché le altre volte che siamo venuti qua era stato detto per esempio che era stata negata la possibilità alla stampa di entrare mentre questa volta ci hanno fatto venire liberamente anche con gli striscioni”.
Sull’argomento ha preso posizione anche Flavia De Gregorio, consigliera Comunale in Campidoglio per Azione. “A 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi oggi siamo alla manifestazione indetta dal fratello Pietro Orlandi per chiedere verità e giustizia sulla scomparsa di sua sorella Emanuela e su quella di Mirella Gregori. Per questa ragione è doveroso che il Senato dia il via libera all’istituzione della commissione d’inchiesta così come già fatto alla Camera”.