Dopo il Tribunale dei ministri di Brescia, anche quello di Roma archivia le posizioni degli ex ministri della Salute Roberto Speranza, Beatrice Lorenzin e Giulia Grillo, legate l’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione della prima fase della pandemia Covid-19.
Parte dell’indagine era stata trasferita al Tribunale di Brescia per competenza territoriale. Qui sono già state archiviate le posizioni dell’ex premier Giuseppe Conte e di Roberto Speranza. Con il provvedimento del Tribunale di Roma, viene esclusa ogni responsabilità penale nei confronti degli ex ministri.
Le parole di Roberto Speranza
“Anche il Tribunale dei ministri di Roma, dopo quello di Brescia, ha archiviato la posizione a mi carico relativamente alla gestione della pandemia”. Così, su Facebook, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza. “Sono soddisfatto perché mi viene nuovamente riconosciuto di aver difeso la salute degli italiani in un momento terribile e di aver servito il Paese con disciplina ed onore come chiede la nostra Costituzione. Grazie ancora a tutte le persone che mi sono state vicine”.
Perché i giudici hanno archiviato le tre posizioni
Nel decreto di archiviazione i giudici scrivono che “non vi era alcun obbligo relativo all’istituzione del sottocomitato per la pandemia, ma una semplice facoltà rimessa a valutazione discrezionale del Comitato scientifico permanente”.
Secondo i magistrati, “l’istituzione del sottocomitato appare un’opzione possibile, non un adempimento obbligatorio del Comitato scientifico permanente, atteso che quest’ultimo, in assenza del sottocomitato, accentra tutte le funzioni che gli sono attribuite”.
I giudici inoltre scrivono: “In sede di interrogatorio, nelle memorie difensive, gli onorevoli Lorenzin, Speranza e la dottoressa Grillo hanno evidenziato di non aver mai ricevuto richieste o indicazioni in merito alla necessità della costituzione del Comitato per la pandemia”, come riporta Ansa, citando il provvedimento dei magistrati.