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Social infuriati contro i The Borderline: “Continuano a guadagnare”. E Youtube…

Mossa a sorpresa del social network, che ha preso posizione in modo diretto contro il gruppo dei The Borderline. Grandi novità su Youtube

Dall’incidente che ha provocato la morte del piccolo Manuel Proietti, i video dei The Borderline continuavano ad essere visti con attenzione, a volte morbosa, degli utenti. Il canale Youtube, che contava 600.000 followers, era stato preso d’assedio dai curiosi nei giorni successivi all’incidente di Casal Palocco ed aveva permesso ai cinque influencer di continuare a guadagnare. Secondo una stima, il giorno successivo alla scoperta dell’identità dei componenti del suv Lamborghini, i Borderline avevano guadagnato circa 6000 euro.

La decisione di Youtube sui The Borderline – Ricercaitaliana.it- Ansa Foto

Ieri il gruppo aveva ufficializzato la decisione di interrompere la pubblicazione dei video. Lo avevano fatto (naturalmente) attraverso un filmato sulla loro pagina Youtube, che aveva fatto registrare numeri clamorosi. “Quanto accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita – si afferma nel breve video –, nulla potrà mai più essere come prima. L’idea di TheBorderline era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel”.

“Continuano a guadagnare”

In rete però molti non hanno creduto alle loro parole. Sui social diversi utenti hanno ironizzato: “Dichiarano di non fare più video e lo fanno con un video che continua a farli guadagnare”, uno dei tanti post su Twitter, che rimarcava come, il gruppo continuasse a monetizzare attraverso i social network. Dello stesso avviso anche Matteo Flora,  imprenditore e docente di strategie digitali all’università di Tor Vergata (Roma), che a Tgcom24 aveva lanciato l’allarme: “Quella della chiusura del canale è una fake news. I video sono ancora online e ancora monetizzati, hanno preferito lucrare da quei video anche in questa situazione. Il problema reale è che più queste challenge sono pericolose, strane e pazze, più hanno visualizzazioni e attirano sponsor che beneficiano della loro popolarità. Questo fa sì che le società che contribuiscono economicamente al loro successo fanno in modo che loro diventino un modello”, aveva aggiunto Flora.

Non ci saranno più inserzioni pubblicitarie da parte di Youtube sui video dei The Borderline. La scelta del social network – Ricercaitaliana.it – Ansa Foto –

L’esperto aveva “Il problema fondamentale è anche di audience. Siamo abituati ai fenomeni televisivi che spingono alcuni personaggi. La rete funziona in maniera diversa, qualunque contenuto ha una potenziale audience di miliardi di persone. Questo fa in modo che alcuni fenomeni acquistino più interesse in tutto il mondo“, aveva spiegato l’esperto, che ha poi ribadito: “Tutto questo si può fermare ma bisogna anche cercare di capire come alcuni di quei contenuti sono incentivati e raccomandati da determinate piattaforme e partire da lì, evitare di raccomandarle invece che rilanciarli come un modello da seguire”, aveva concluso Flora.

Ma nella serata di ieri è stato lo stesso Youtube ad annunciare la novità: sul canale ufficiale dei The Borderline non ci saranno più annunci pubblicitari. Nessun compenso per il gruppo dalla visione dei loro video. “Siamo profondamente addolorati per la tragedia. Abbiamo rimosso gli annunci dal canale The Borderline in conformità con le nostre norme sulla responsabilità dei creator a seguito di comportamenti dannosi per la community di YouTube“. A riferirlo è un portavoce di YouTube. “Ogni creator di YouTube dovrebbe rimanere responsabile sia all’interno che all’esterno della piattaforma. Di conseguenza questo canale non può più guadagnare dalla pubblicità”.

Nei giorni scorsi molti video erano già stati eliminati dagli stessi influencer. Un particolare che aveva insospettito ulteriormente la Procura, che ha deciso di andare a fondo, cercando nuove tracce. Gli inquirenti attendono di capire se dalle chat e dai video sui telefoni dei ragazzi possano uscire fuori delle tracce che consentano di capire cosa sia successo negli attimi immediatamente precedenti e quelli successivi all’incidente. Secondo quanto ricostruito, nell’impatto non sarebbero coinvolte altre auto. La Procura, infine, oggi darà il nulla osta alla restituzione della salma dopo che l’autopsia, svolta sabato, ha confermato che il decesso del piccolo è legato ai traumi dovuti al violento impatto

Paolo Colantoni

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