Gustosissima specialità dei ristoranti giapponesi, il pesce crudo è ormai irrinunciabile anche in Italia: ecco gli errori da non fare.
Fino a prima dell’avvento dei ristoranti giapponesi in Europa e in Italia, il pesce crudo era una specialità delle zone del Mediterraneo e veniva preparato con limone, sale e olio. L’avvento della cultura culinaria nipponica, però, ha introdotto anche qui l’abitudine di consumare il sashimi di tonno, di salmone e di pesce bianco, così come la tartare: condito solamente con salsa di soia, è un piatto davvero irrinunciabile quando si va a mangiare il sushi.
Per quanto controllato e sicuro, il pesce crudo rimane comunque un prodotto molto delicato poiché l’assenza di cottura impedisce l’uccisione degli eventuali batteri presenti nel prodotto. Se ami preparartelo a casa, ci sono alcuni errori che non devi assolutamente compiere se non vuoi mettere a rischio la tua salute: ecco di quali si tratta.
Pesce crudo: non fare questi errori, sono pericolosi
Innanzitutto, quando si vuole consumare il pesce crudo, non basta che questo sia di ottima qualità. Fondamentale è infatti che il pesce venga sempre e comunque abbattuto in congelatore a -18°C, poiché è questa la temperatura in grado di uccidere il temibile Anisakis, parassita molto pericoloso se ingerito.
Quando acquistate questo prodotto, quindi, è sempre bene rivolgervi al vostro pescivendolo di fiducia e chiedere a lui consiglio in merito al metodo di conservazione migliore ai fini della consumazione a crudo. In generale, comunque, mantenetelo in freezer a quella temperatura per circa novantasei ore poiché anche il cuore del prodotto deve congelarsi.
Inoltre, è importante scegliere il pesce giusto poiché non tutti si prestano alla consumazione a crudo. Ottimi sono il tonno rosso, il salmone, lo spada, le seppie e i polpi, così come i gamberi rossi e gli astici; attenzione però a rivolgervi ad altre specialità: prima di consumare qualsiasi prodotto crudo, informatevi bene in merito.
A livello di sapore non bisogna mai commettere l’errore di condire troppo il pesce: molti pensano che, essendo crudo, necessita di litri e litri di salse per avere un sapore ben distinguibile. In realtà, l’unica conseguenza di un condimento eccessivo è quella di rendere il prodotto troppo saporito, immangiabile e ben lontano dal sapore delicato che contraddistingue il sashimi o la tartare.