La piccola Kata è scomparsa da ormai dieci giorni e da allora non si sono mai fermate le indagini per ritrovarla.
Da un’ultima e approfondita perquisizione dei carabinieri, è emerso che la piccola non si trova all’interno dell’ex hotel Astor occupato ed è quasi certo che abbia lasciato la struttura da un’uscita alternativa. Secondo la Nazione, avrebbe usato un passaggio sul retro, scavalcando il muro. L’intera operazione sarebbe quindi stata pensata e pianificata in pochissimo tempo.
Dalle maxi operazioni, condotte da Ros, Gis e Sis, è emerso che non c’è traccia della bambina. Dunque ora la pista del sequestro di persona sembra l’unica percorribile. Ieri mattina sono arrivati anche due camion del servizio antispurghi per liberare le fosse biologiche, in modo da controllarle con le telecamere. E anche lì non c’è traccia di Kata.
Miguel Angel Romero Chicclo, padre di Kata, ha rilasciato una dichiarazione spontanea in Procura, dichiarando che la figlia potrebbe essersi sbagliato e in realtà avrebbe voluto prenderne un’altra. L’avvocato Zanasi ha spiegato che il suo assistito “ha voluto riferite personalmente alla Procura. Devo dire che il profilo del mio assistito, e anche quello di sua moglie, è tale che pensare ad un vendetta perpetrata verso di loro è onestamente inverosimile, sempre che di vendetta si tratti”.
Secondo il legale, “a grandi linee diciamo che questa sarebbe la soluzione forse più razionale e dunque quella su cui forse è il caso di addentrarci, però è anche vero che la Procura sta andando avanti per piste che non ci è dato conoscere”.
Il padre di Kata ha anche spiegato di non essere ma stato coinvolto in scontri e lotte tra gli occupanti dell’ex hotel Aster, dal momento che in questi ultimi mesi è stato recluso in carcere.
Lo scambio di persona, a prescindere dalle dichiarazioni di Miguel Angel Romero Chicclo, era già una delle ipotesi degli inquirenti.
La famiglia di Kata tramite i suoi legali, hanno presentato una richiesta formale per effettuare un sopralluogo nell’Astor. Hanno scelto come loro consulente Luciano Garofano, generale dei carabinieri in congedo, già comandante del Ris di Parma. Al momento la domanda non ha ottenuto ancora una risposta.
Intanto l’ex hotel è sequestrato. Alcuni fabbri hanno chiuso tutte le porte e sbarrato le finestre affinché nessuno violi il sequestro preventivo. I carabinieri hanno istruito un vigilantes privato per presidiare la struttura durante la notte.
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