“Il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel”.
Dopo cinque giorni dall’incidente che ha causato la morte del piccolo di 5 anni e il ferimento della madre e della sorellina, il gruppo di youtuber ha deciso di chiudere il canale. Per giorni era rimasto visibile ed aveva continuato a generare fatturato grazie alle visualizzazioni delle sfide.
TheBorderline aveva perso già molti follower, passando dagli iniziali 601mila a 599mila. “I The Borderline esprimono alla famiglia il medesimo, sincero e più profondo dolore. Quando accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita, nulla potrà mai essere più come prima”, si legge nel messaggio del collettivo di youtuber.
“L’idea di TheBorderline era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel”.
Prima della decisione dei diretti interessati, anche la fidanzata di Matteo Di Pietro, fondatore del collettivo che era alla guida del Suv Lamborghini quando si è verificato lo schianto con la Smart ForFour con a bordo Manuel, la mamma e la sorellina, aveva chiuso i profili. È una studentessa e non ha niente a che fare con l’incidente.
Il giorno della tragedia era a casa a preparare un esame, ma il web non l’ha perdonata lo stesso. La giovane ha ricevuto moltissime minacce di morte, nonostante avesse precisato di non aver nulla a che fare con l’incidente.
“Il mio nome e la mia foto sono stati ingiustamente pubblicati su tutti i principali quotidiani nazionali e telegiornali, esponendomi ad accuse e minacce di morte. Sono profondamente sconvolta per la tragedia che ha coinvolto la famiglia di Manuel, a cui esprimo tutto il mio dolore”.
“Dopo due giorni difficili di minacce e insulti aspettando i chiarimenti dei fatti, devo intervenire dicendo che io non ero presente nell’auto dell’incidente, sono totalmente estranea ai fatti”.
Lo schianto fatale per il piccolo Manuel, 5 anni, è avvenuto mercoledì 14 giugno nel primo pomeriggio a Casal Palocco a Roma. A scontrarsi, un Suv Lamborghini preso a noleggio da due giorni con a bordo altri quattro giovani, tre ragazzi e una ragazza e guidato da Matteo Di Pietro, 20 anni; e una Smart ForFour guidata dalla mamma di Manuel Proietti che è morto e la sorellina di tre anni.
Nelle ore successive è emerso che Matteo Di Pietro, indagato per omicidio stradale, è positivo ai cannabinoidi e che il gruppo stava partecipando a una challenge, ovvero una sfida online da postare sul canale YouTube The Borderline, gestito insieme con amici del liceo, tra cui anche le persone a bordo del Suv Lamborghini. I compagni di avventura di Di Pietro non sono ufficialmente indagati, ma le loro posizioni sono al vaglio degli inquirenti.
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