Si avvicina l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi ed è caccia a tutte le possibili spese da “scaricare”: ecco tutto quel che c’è da sapere al riguardo.
Dichiarazione dei redditi fa rima con deduzioni e detrazioni fiscali. Ma non tutti sanno che non si tratta di sinonimi. Quali differenze ci sono? Conoscerle è fondamentale per non commettere errori e arrivare preparati al momento di pagare le famigerate tasse. Evitando pesanti stangate da parte dei controllori del Fisco.
Partiamo dall’abc. La deduzione fiscale è sostanzialmente un abbattimento del reddito imponibile, che si traduce in una minore aliquota Irpef da pagare. La detrazione consente invece di ottenere un abbattimento dell’Irpef lorda, corrispondente a una particolare percentuale dell’onere detraibile. La differenza non è di poco conto e ha importanti risvolti sul computo effettivo delle tasse dovute dal contribuente. Vediamo nei dettagli le due opzioni.
Il dettaglio che fa la differenza nella dichiarazione dei redditi
I principali oneri detraibili sono le spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità, i contributi versati ai fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale, i contributi previdenziali e assistenziali, i contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari, i contributi e le erogazioni a favore di istituzioni religiose, l’assegno periodico corrisposto al coniuge. Nella maggior parte dei casi le detrazioni fiscali sono al 19%, ma da quest’anno è possibile beneficiarne solo se le spese sono state sostenute con metodi di pagamento tracciabili (es. bonifico), eccezion fatta per medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie.
È possibile ottenere la detrazione fiscale anche per le spese veterinarie, gli interessi passivi del mutuo prima casa, le spese sostenute per pagare l’affitto, le spese scolastiche e universitarie, i costi di abbonamento ai mezzi pubblici, le attività sportive dei figli, l’intermediazione immobiliare, le spese funebri, i premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi, i contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico, i contributi associativi alle società di mutuo soccorso, le erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche, le spese per lavori di risparmio energetico, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e i bonus ristrutturazione.
Ricordiamo infine che c’è una serie di documenti da conservare per poter beneficiare delle detrazioni in dichiarazione dei redditi. È indispensabile la copia della fattura o dello scontrino fiscale e del pagamento Pos o qualsiasi altro giustificativo della spesa, come l’estratto conto, in vista di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate (con relative sanzioni).