Bimba scomparsa a Firenze. Possibile svolta: i Carabinieri indagano

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By Paolo Colantoni

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Gli inquirenti hanno scartato l’ipotesi dell’allontanamento volontario e hanno interrotto la procedura per il ritrovamento delle persone scomparse

A tre giorni di distanza dalla scomparsa della piccola Kata, la bimba di 5 anni svanita nel nulla a Firenze dall’alloggio in cui risiedeva con la sua famiglia, non si hanno ancora notizie della bimba. Nel frattempo però gli inquirenti iniziano a seguire una traccia, provando a diradare la nebbia fitta che sembrava circondare la sua sorte. Secondo la Dda e i Carabinieri, che indagano sulla scomparsa della piccola peruviana, l’ipotesi più probabile è quella legata al sequestro di persona a scopo di estorsione.

Continuano le ricerche di Kata, la bimba scomparsa a Firenze da sabato – Ricercaitaliana.it- Ansa Foto

I Carabinieri non sembrano avere dubbi. “È l’ipotesi che comincia a diventare più probabile”, ha dichiarato il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze. “Tutto è possibile: se è un rapimento può essere motivato da ritorsione, elemento che non necessariamente è riferibile al litigio di cui parlava la madre”, ha aggiunto. Per cercare Kata, i vigili del fuoco hanno utilizzato  droni e termocamere, strumenti che sono capaci di rilevare a distanza la temperatura umana. Con i responsabili delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco c’erano anche i volontari: 94 squadre e 225 persone hanno sguinzagliato parchi, giardini e strade tra Porta al Prato dove c’è la ex stazione Leopolda e Peretola, tra la l’Arno e il quartiere di San Jacopino.

Luoghi che circondano il famigerato Hotel Astor, che si trova in via Maragliano. Albergo in disuso diventato ormai una sorta di dormitorio per numerose famiglie. E proprio all’interno della struttura si stanno incentrando le ricerche. La procura di Firenze ha ascoltato per più di un’ora la madre della piccola come persona informata sui fatti. Kathrina  ha ripercorso con i Pm quella giornata ed ha chiarito ogni aspetto. “È un silenzio operoso quello degli inquirenti perché stanno valutando ogni ipotesi e valutano ogni segnalazione, altro da dire non c’è. La madre ha chiarito tutto quanto, ha riportato la sua versione dei fatti rispetto a ogni circostanza e gli inquirenti stanno valutando tutto ciò che è in loro possesso ad oggi”, ha detto l’avvocato Daica Rometta dell’associazione Penelope che ha accompagnato in procura la madre di Kataleya.

La mamma e il papà di Kata hanno tentato il suicidio?

Kathrina Alvarez, la mamma di Kata, durante un’intervista al Tg1 – Ricercaitaliana.it – Ansa Foto

Dopo il colloquio la mamma di Kata è stata nuovamente trasportata in ospedale a causa di un malore. La donna avrebbe ingerito una piccola quantità di candeggina. Sul posto è intervenuto il 118 che ha poi allertato la polizia. Portata in ospedale con un’altra ambulanza anche un’amica della donna. Nel frattempo la Prefettura ha stabilito la chiusura del ‘Piano provinciale per le persone scomparse. La piccola di 5 anni non sarà più ricercata con le perlustrazioni sul territorio perché adesso sono in corso le indagini da parte della polizia giudiziaria coordinata dalla Procura che indaga per sequestro di persona. “Le attività di ricerca hanno dato esito negativosottolinea il comunicato diffuso dalla Prefettura -. Alla luce di quanto emerso nel corso della riunione in merito alla prosecuzione delle ricerche nel contesto dell’attività di polizia giudiziaria, nelle prossime ore sarà chiuso il Piano provinciale per le persone scomparse”.

Ma su chi si stanno incentrando le indagini? Perchè la madre ha ingerito della candeggina volontariamente? E perchè anche il padre, che è in carcere per reati contro il patrimonio, avrebbe tentato il suicidio domenica scorsa? L’uomo, dopo aver saputo della scomparsa della figlia, avrebbe ingerito del detersivo. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Torregalli, è rimasto in osservazione fino alla mattina di lunedì 12 giugno, per poi essere riaccompagnato in carcere. Lo zio Abel ha ribadito che lui la teneva d’occhio dalla finestra del suo alloggio e poi non l’ha vista più nel cortile: “è stato un attimo e è sparita”, ha detto in un’intervista televisive. 

Le piste infondate e la fiaccolata

Tutti in piazza per la piccola Kata – Ricercaitaliana.it- Ansa Foto

Gli inquirenti continuano a scandagliare le immagini delle telecamere alla ricerca di un eventuale passaggio della bimba. Kata potrebbe essere uscita dal cancellino su via Boccherini, quello da cui passano gli occupanti, oppure (scavalcando) da un cancellino pieno di ruggine che fa accedere al condominio accanto all’ex albergo. I carabinieri scartano segnalazioni e piste infondate. Su tutte la telefonata anonima ricevuta domenica da un’amica della madre e nella quale un uomo dichiarava di “avere in mano la bambina”. Ieri sera intanto è stata realizzata una fiaccolata per Kata. L’iniziativa, organizzata dagli inquilini dello stabile occupato dove la piccola vive con la madre e il fratellino, ha visto la partecipazione anche della comunità peruviana e di alcuni cittadini. Cartelli, slogan, cori e tante richieste di aiuto: “Giustizia per Kata”, “Aiutateci a ritrovarla”, hanno scritto sui cartelloni esposti durante la manifestazione. 

 

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