Le storie di chi ha deciso di abbandonare il posto fisso ed ha cambiato vita. “Lavoriamo da casa e guadagniamo di più”. E c’è chi si è permesso una crociera. “Basta il wifi…”
C’era un volta il mito del posto fisso. Milioni di italiani agognavano la possibilità di trovare stabilità economica e lavorativa attraverso un impiego fisso. Ma negli ultimi anni le cose sono cambiate: prima il grande sviluppo dei lavori part-time, poi le partite iva, infine il lockdown, che ha portato a conoscere lo smart working e il lavoro da casa. Tutti fattori che hanno cambiato le abitudini e hanno stravolto la vita lavorativa e il pensiero di molti lavoratori.
L’idea di poter lavorare da casa e gestire le ore lavorative insieme alle abitudini giornaliere, ha condizionato le scelte di numerose persone. Molte hanno preferito abbandonare la sicurezza del posto fisso per la tranquillità di un lavoro diverso. Le storie che arrivano dall’Italia e dal resto del mondo sono incredibili. Cinzia vive a due passi dalla capitale, a Tivoli e si occupa della gestione finanziaria di una società. “Preparo le buste paga, sto attenta alle scadenze, mi occupo di tutta la gestione finanziaria”. Dal 2020, da quando è scoppiata la pandemia, la sua vita lavorativa è cambiata. “Ho iniziato a lavorare da casa perchè costretta dal lockdown. Ma da quel momento in poi per me è cambiato tutto”.
La società per la quale lavora si è trovata di fronte ad una decisione: far ritornare tutto come prima o permettere ad alcuni dei suoi impiegati di continuare a lavorare da casa. “Hanno proposto a me e ad altri impiegati di continuare a lavorare dalla mia abitazione e di seguire tutte le pratiche online. Vado in ufficio solo quando c’è bisogno di prendere dei documenti o in caso di riunioni, ma il resto del lavoro lo seguo da casa”. Cinzia ha cambiato vita. “Prima per otto ore ero chiusa nel mio ufficio. Ora so perfettamente quando devo stare davanti al pc e quando invece posso rilassarmi e concentrarmi su altre cose. La mia vita è cambiata”.
Addirittura, qualche mese fa, ha approfittato del nuovo lavoro per regalarsi una crociera. “Mai, fino a qualche anno fa avrei pensato che fosse possibile andare in crociera durante l’anno. Eppure, organizzandomi bene, ci sono riuscita. Ho portato il mio pc, mi sono sincerata che la wifi funzionasse bene e me ne ero portata un’altra per ogni evenienza. Alla fine sono riuscita a lavorare sulla nave. Nessuna scomodità, nessun problema. E’ andato tutto alla grande”. Paolo ha 43 anni e da circa dodici mesi lavora stabilmente da casa. “Per 20 anni tutti i giorni facevo la stessa cosa: sveglia, doccia e poi mezz’ora di traffico per raggiungere l’ufficio. Ora, dopo aver trovato un accordo con la mia azienda, sto lavorando da casa. A fine mese risparmio circa 300 euro di benzina e non ho più lo stress di prima”.
Paolo lavora con una società di comunicazione. “Gestisco le newsletter, preparo i comunicati stampa, gestisco online tre siti internet. Tutte cose che prima facevo dalla scrivania del mio ufficio, ma che ora posso fare tranquillamente da casa. Risparmio sulle spese ed ho più tempo per organizzare la mia vita privata”. Cero, non sono tutte rose e fiori: “Il vantaggio è che non devi più sottostare al traffico quotidiano, ai viaggi e allo stress. Lo svantaggio è che rischi che i tuoi datori di lavoro se ne approfittino. E’ vero che hai sempre un orario, ma loro sanno che sei a casa al pc e quindi spesso (anche in orari particolari) partono dal presupposto che sei sempre disponibile. C’è il rischio di non staccare mai la spina”.
All’estero ha colpito la storia di due ragazzi, che hanno abbracciando l’opportunità di lavorare da casa e hanno cambiato la loro vita, raggiungendo un successo straordinario. Si tratta di Kelan e Brittany Kline. Questa giovane coppia di sposi ha lasciato il lavoro fisso nel 2019, nonostante garantisse un reddito di 100mila dollari all’anno, per intraprendere una nuova avventura lavorativa: guadagnare 100mila dollari al mese lavorando da casa.
Come sono riusciti in questa impresa? La domanda è più che lecita. La storia di Kelan e Brittany è davvero unica, tanto che Forbes ha voluto intervistarli e raccontare la loro incredibile esperienza. I due hanno fondato il sito “The Savvy Couple“, che in breve tempo è diventato una risorsa di riferimento per i risparmiatori di tutta l’America. Ciò che rende la loro storia straordinaria è che nessuno dei due aveva esperienza nella gestione di un’attività online. Eppure in soli 3 anni il loro blog si è trasformato in una vera e propria miniera d’oro.
Il boom dopo le difficoltà iniziali: “Possiamo viaggiare quando vogliamo”
Prima di avventurarsi in questa nuova attività, Brittany lavorava come insegnante, mentre Kelan aveva svolto vari lavori, tra cui quello di guardia di sicurezza. Il blog è nato come uno spazio in cui condividere le loro esperienze e consigli su come gestire al meglio le finanze personali, basandosi sulle sfide che avevano affrontato nel provvedere alle esigenze della loro famiglia con un reddito limitato. Il boom è stato immediato: inizialmente riuscivano a guadagnare solo 500 dollari al mese, presto però hanno iniziato a farsi conoscere e le entrate sono cresciute in modo esponenziale. La loro vita è cambiata in modo significativo, non solo dal punto di vista economico.
Ora non hanno più orari d’ufficio e possono gestire il loro tempo in autonomia. Si svegliano quando vogliono, fanno colazione con le loro figlie e organizzano le attività quotidiane a loro piacimento. Questo era uno degli obiettivi che si erano posti quando hanno intrapreso la strada alternativa. In più hanno confidato che riescono a concedersi numerosi giorni di ferie e permettendosi di fare addirittura cinque vacanze all’anno. “La crescita dei nostri figli sarà molto diversa rispetto alla nostra esperienza, quando entrambi i nostri genitori lavoravano in un tradizionale orario d’ufficio dalle 9 alle 17”, afferma Brittany. “Stiamo lavorando duramente per insegnare loro che possono crearsi una vita di libertà attraverso il duro lavoro, la disciplina e la dedizione. Anche se lavoriamo da casa o online, abbiamo comunque responsabilità e scadenze da rispettare“.