Il cardinale Zuppi si è recato a Kiev per una visita che durerà oggi, 5 giugno, e domani 6.
Il motivo è ascoltare la posizione delle autorità ucraine sulle possibili vie per raggiungere una pace giusta e sostenere gesti di umanità che possano allentare le tensioni con la Federazione russa.
La notizia è arrivata dalla Santa Sede, che ha precisato che è stato inviato da Papa Francesco. Il Cremlino ha commentato semplicemente dichiarando xche il presidente Vladimir Putin non ha in programma, per ora, un incontro con il cardinale, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcolale italiana.
“Prima gli incontri, poi si vedrà”
Il nunzio apostolico a Kiev, l’arcivescovo lituano Visvaldas Kulbokas, in un video pubblicato da Avvenire, ha spiegato la visita di Zuppi: “Prima Sua Eminenza ascolterà. Tutto il resto sarà da decidere: spetterà a lui decidere col Santo Padre, successivamente. Ci sarà tutta una serie di incontri perché è più una missione di lavoro, di studio. Poi si valuterà successivamente su che cosa porre gli accenti. Adesso conviene che lui li realizzi, gli incontri. Quindi si cerca di lavorare”.
Tajani: “Favorevoli a tutte le iniziative di pace”
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha espresso apprezzamento per la decisione di Papa Francesco: “Noi siamo favorevoli a tutte le iniziative di pace. Apprezziamo lo sforzo che sta facendo la Santa Sede per favorire la fine della guerra”.
Mosca: “Respinti nuovi raid ucraini”
Intanto Mosca ha fatto sapere di aver “respinto un’offensiva su larga scale”, da parte delle forze ucraine a Donetsk, annessa a Mosca, mentre si stanno intensificando i combattimenti lungo il confine.
Il Ministero della Difesa ha fatto sapere le i russi hanno ucciso più di 250 soldati ucraini la scorsa notte, durante l’offensiva dell’esercito di Kiev nella regione. Il portavoce del raggruppamento orientale delle forze armate di Kiev ha definito “delirante” la ricostruzione del Cremlino.
Secondo la Russia, la controffensiva ucraina è già cominciata, mentre Kiev smentisce: “In realtà quando inizierà tutti lo sapranno”, ha dichiarato il portavoce del raggruppamento orientale di Kiev al Washington Post.
La grande controffensiva ucraina è attesa da mesi e ha l’obiettivo di recuperare il territorio perso da quando la Russia ha cominciato la guerra, a febbraio del 2022. “Il nemico ha lanciato un’offensiva su larga scala in cinque settori del fronte. Sono stati tutti coinvolti, un totale di sei battaglioni meccanizzati e due carri armati ucraini. Il nemico non ha raggiunto i suoi compiti, non ha avuto successo”, ha riferito il ministero della Difesa russa.
L’esercito russo ha anche affermato di aver respinto “un gruppo di terroristi ucraini”, che cercava di attraversare il confine vicino al villaggio di Novaya Tavolzhanka, nella regione di Belgorod.