La decisione della Corte Suprema in merito a un episodio avvenuto su un treno: condanna a 10 mesi e 20 giorni di reclusione
Cosa c’è di più bello, sincero e romantico di un bacio sulla guancia? Nei film, nelle serie televisive e nei programmi tv, un’effusione di questo tipo viene spesso vista come un importante dimostrazione d’affetto. Molte volte si tende a pensare che attraverso un bacio di questo tipo si dimostri gratitudine e riconoscenza e che sia addirittura preferibile ad un bacio sulla guancia. Ma un giudice, protagonista di una sentenza che sta facendo discutere, non è dello stesso avviso. Anzi.
Il bacio sulla guancia è spesso un modo per salutare amici, familiari, conoscenti e per ringraziare. Almeno in Europa. Le regole di galateo cambiano infatti notevolmente a seconda dell’area geografica in cui ci si trova. Negli Usa le persone preferiscono stringersi la mano. Anche in caso di amicizie strette. A cambiare poi è anche il numero di baci che ci si scambia: in Colombia, Argentina, Cile, Perù, Filippine le persone si salutano con un solo bacio sulle guancia. Diversa la situazione in gran parte degli stato europei. In Italia ci si saluta con due baci (il primo generalmente sulla guancia sinistra e poi sulla destra), come in Spagna, Grecia, Germania, Ungheria, Romania, Croazia, Bosnia, Brasile (anche se, come la Francia, il numero può variare in base alla regione) e alcuni paesi del Medio Oriente (anche se non tra sessi opposti). Esistono poi nazioni dove addirittura ci si scambia tre baci: in Belgio, Slovenia, Macedonia, Montenegro, Serbia, Paesi Bassi, Svizzera, Egitto e Russia.
I baci sulla guancia nel mondo: galateo e usanze
Ma tutto ciò non è bastato ad un giudice per evitare di condannare una persona che aveva baciato sulla guancia una donna. Il caso giudiziario ha sollevato tanti interrogativi sulla definizione di violenza sessuale e sulle intrusioni nella sfera privata di un individuo. In questa circostanza, un capotreno è stato condannato a dieci mesi e venti giorni di reclusione a seguito di un gesto che lui considerava un saluto amichevole, ma che per la destinataria si è trasformato in una molestia. Il ferroviere, di età compresa tra i cinquant’anni, aveva sorpreso una passeggera senza biglietto e, anziché infliggerle una multa, aveva deciso di farle pagare soltanto la corsa.
Tuttavia, come “sovrapprezzo” a questo atto di generosità, aveva afferrato la mano della donna e l’aveva attirata verso il suo volto. Secondo la versione della signora, l’intenzione del capotreno era di darle un bacio sulle labbra, che lei è riuscita ad evitare girando il viso; l’imputato, d’altro canto, sostiene che il suo intento fosse un amichevole bacio sulla guancia. In casi come questo, spesso prevale la versione della vittima, che non aveva alcun motivo di risentimento nei confronti dell’uomo, anzi, gli era grata per il trattamento di favore. I due avevano persino scherzato insieme e si erano presentati scambiandosi i loro nomi.
Bacio sulla guancia equivale a violenza sessuale
Tuttavia, la Suprema Corte, nel tentativo di evitare equivoci, ha chiarito che un bacio sulla guancia costituisce una forma di violenza sessuale se non è consensuale. I giudici di legittimità hanno sottolineato che “non si può ravvisare alcuna pretesa natura consuetudinaria nel bacio sulla guancia tra due individui che fino a pochi minuti prima erano perfetti sconosciuti l’uno per l’altro e che si erano trovati a contatto solo per la regolarizzazione amministrativa del titolo di viaggio“.
Questa sentenza solleva importanti questioni sul confine tra interazioni sociali e comportamenti inappropriati. La consensualità è la pietra angolare di ogni interazione sessuale, e il mancato rispetto di questa premessa costituisce una violazione dei diritti e della dignità di un individuo. La decisione della Suprema Corte offre un importante chiarimento giuridico: anche se alcuni gesti affettuosi come il bacio sulla guancia possono essere considerati normali tra persone che hanno un rapporto consolidato o una relazione di familiarità, la stessa consuetudine non può essere estesa a situazioni in cui le persone coinvolte sono sconosciute tra loro o hanno appena iniziato a interagire.