Stonehenge è uno dei grandi misteri ancora insoluti della Terra. Ecco affacciarsi una nuova e validissima ipotesi.
Lui è uno dei luoghi che vanno visitati nel corso della vita se non altro per l’aura mistica che si percepisce nelle sue prossimità e l’incognita del suo significato e creazione. Ma quale novità ci sarebbe a questo proposito? Ecco tutti i dettagli.
Nelle piacevoli campagne dello wiltshire, in Inghilterra, si trova il sito neolitico più famoso e visitato in tutto il mondo. Si tratta di megaliti disposti in modo circolare sormontati da architravi orizzontali. È davvero difficile che qualcuno non ne abbia sentito parlare. Questo è anche un luogo di pellegrinaggio per chi pratica religioni neopagane. Ma come mai se ne è parlato di recente? Ecco tutti i particolari della vicenda.
L’ultimo studio su Stonehenge che vorrebbe mettere il punto sulle ricerche sulla sua funzione appartiene alle osservazioni di due docenti, Giulio Magli del Politecnico di Milano e Juan Antonio Belmonte dell’Istituto de Astrofìsica de Canarias e Universitad de La Lguna de Tenerife. Secondo loro l’imponente monumento sarebbe un luogo di celebrazione degli antenati. Questo il frutto delle osservazioni pubblicate su Antiquity, prestigiosa rivista di archeologia.
Gli studiosi hanno puntualizzato che dentro al cerchio creato dalle enormi pietre si sarebbero officiati riti funebri per ricordare i defunti. La disposizione legata al ciclo solare e al solstizio d’inverno sarebbero la prova di un nesso con l’Aldilà.
I professori hanno sottoposto a uno scrupoloso scrutinio la teoria che vede questo sito come un calendario di 365 giorni suddiviso in 12 mesi di 30 giorni più cinque definiti epagomeni, cioè quelli che servono per equiparare la durata del calendario a quella solare, con un anno bisestile ogni quattro.
Ne è emerso che si tratta di un’interpretazione forzata riguardante i vari legami astronomici di questo antichissimo cromlech. Gli esperti hanno evidenziato che l’allineamento del sostizio è preciso, ma che non è possibile accertare che il calendario funzioni come dovrebbe a causa della lentezza del movimento del sole all’orizzonte nei giorni vicini al solstizio.
Poi c’è la questione della numerologia, l’importantissimo numero 12 non è visibile da nessuna parte, ci sono poi altri numeri a cui non si è prestata la dovuta attenzione. Infine l’elemento forse più lampante è il fatto che il calendario da 365 giorni più 1 è attestato in Egitto ben due millenni dopo la creazione di questo monumento e non ci sono prove di un possibile scambio di informazioni con l’Egitto nel 2600 ac.
Magli e Belmonte hanno convinto tutti? Indipendentemente da ciò Stonehenge continua ad affascinare milioni di turisti ogni anno, il mistero che lo circonda è anche parte della sua infinita bellezza.
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