Le previsioni di uno scienziato sul futuro dell’umanità fanno discutere. Alcune sue previsioni si sono avverate. Ecco cosa potrebbe accadere
L’uomo da sempre sogna un futuro in cui è immortale, in cui le malattie vengono sconfitte, sogna di creare una dimensione in cui le scoperte innovative ci permetteranno di restare giovani. Quello che per ora è solo un desiderio, secondo le profezie dello scienziato Raymond Kurzweil, più in là potrebbe diventare realtà.
E non sarebbe, a sua detta, un futuro molto lontano. Secondo il noto futurologo, infatti, tra pochi anni inizierà una nuova era. Un’epoca che definisce della “singolarità”, in cui la tecnologia sarà progredita a tal punto che la nostra realtà cambierà completamente. L’esperto afferma infatti che tecnologia e intelligenza umana potrebbero arrivare a fondersi, dando vita a essere artificiali indipendenti.
Con l’aiuto della tecnologia genetica, il nostro organismo potrebbe restare vivo per un lasso di tempo che non è possibile definire. Le nanotecnologie, infatti, saranno cruciali nel bloccare l’invecchiamento e curare malattie. Di certo è un’ipotesi che se da una parte affascina, dall’altra lascia intravedere aspetti un po’ inquietanti.
In sostanza, l’era robotica permetterà all’umanità di creare macchine con un’intelligenza superiore o pari a quella dell’essere umano. Secondo il futurologo, entro il 2030 si potrà cominciare a rendere sempre più elevata l’aspettativa di vita. L’era della singolarità tecnologica, che invece darà inizio alla produzione di esseri artificiali indipendenti, avrebbe inizio dal 2045.
Kurzweil spiega che potrebbero, per quel periodo, essere oltrepassati i limiti dei nostri corpi, l’intelligenza non biologica sarà dominante e avverrà che cambierà il nostro modo di apprendere, lavorare, ecc. Con l’aiuto di nani robot, riusciremo a mangiare e non ingrasseremo, tutta l’energia di cui necessitiamo ci sarà, infezioni e malattie saranno sconfitte, il nostro cervello funzionerà meglio.
Già in passato, come riporta Focus, Kurzweil aveva previsto in modo corretto che entro il 2000 un pc avrebbe battuto un campione di scacchi umano in un match, aveva previsto l’avvento di pc e cellulari portatili e il passaggio a una tecnologia wireless, oltre alla diffusione di Internet.
L’uomo avrebbe fatto 147 previsioni, di cui 115 si sono avverate, 12 più o meno giuste, e 3 completamente errate. Vedremo se anche questa volta, lo scienziato avrà fatto una previsione corretta e se davvero l’uomo sarà in grado di realizzare tutto questo in un futuro non così distante dall’epoca in cui stiamo vivendo.
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