Diventerà perseguibile, anche se commesso all’estero. Le opposizioni hanno votato contro e protestano. Esultano le associazioni
Il governo ha preso una posizione netta sul tema della maternità surrogata. La Commissione Giustizia della Camera ha dichiarato la gestazione per altri, reato universale, cioè perseguibile anche se commesso all’estero. E’ stato approvato in particolare un emendamento della maggioranza che prevede la punibilità dei soli cittadini italiani. Le opposizioni hanno votato contro. Il via libera formale, con il mandato al relatore dopo il parere delle altre Commissioni sarà dato la prossima settimana.
“La commissione – ha detto la relatrice Carolina Varchi (Fdi) – ha concluso il voto degli emendamenti alla proposta di legge. Grazie al testo come riformulato noi estendiamo la punibilità a tutte le condotto commesse all’estero e questo disincentiverà il ricorso a questa pratica, con ciò fermando il turismo procreativo e più in generale quel mercato che si è formato, di cui la recente fiera a Milano è testimonianza”. “Sul metodo seguito – ha aggiunto – vorrei sottolineare che la sapiente organizzazione dei lavori su un tema così delicato ha evitato che si giungesse al contingentamento dei tempi, quindi come relatrice ringrazio il presidente Ciro Maschio che ha evitato il ricorso a questi strumenti che, pur previsti dal regolamento, avrebbero inasprito il dibattito”.
Il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella durante il question time alla Camera ha ribadito la posizione del governo, che “è chiara e di assoluta condanna di ogni forma di surrogazione di maternità, in quanto forma di commercializzazione della genitorialità, lesiva della dignità della donna e dei diritti dei bambini”. Quanto “all’evento ‘Wish for a Baby’ che si è tenuto a Milano il 20 e 21 maggio scorsi, posso rassicurare gli interroganti che non c’è stata nessuna forma di finanziamento pubblico all’iniziativa, né ovviamente da parte del governo nazionale, né da parte delle amministrazioni territoriali che abbiamo consultato per poter fornire una risposta più compiuta”.
Esulta anche Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia: “Il turismo oltre confine per affittare l’utero e ingannare la legge italiana non può più essere tollerato. Così come non può essere più tollerato sfruttare chi versa in stato di difficoltà per poterne mercificare il corpo, approfittando di leggi più morbide previste in altri Stati. Perché se esiste un divieto nel nostro Paese, non può passare il principio che sia sufficiente andare all’estero per poter contare sull’impunità. Oggi, la commissione Giustizia della Camera, approvando la proposta di legge che dichiara la ‘gestazione per altri’ reato universale, ha compiuto un primo, fondamentale passo per bloccare questa orribile pratica”.
Le opposizioni hanno votato contro. Riccardo Magi (+Europa), dichiara: “La riformulazione del testo con l’emendamento della maggioranza prova a mettere una pezza sull’abnormità della pretesa di punire in Italia un cittadino straniero per una condotta commessa in un Paese dove la Gestazione per altri è legale, magari in forma solidale, ma rimane una assurdità giuridica”. Duro anche il commento di Alessandro Zan, responsabile diritti del Partito Democratico: “La priorità della destra è limitare i diritti. Pnrr, alluvione, asili, inflazione vengono dopo, forse. Ora la loro urgenza è attaccare le famiglie arcobaleno e i loro figli: la corsa forsennata in commissione giustizia per una legge folle lo dimostra. Continueremo a opporci”.
Di diverso avviso le associazioni di ispirazione cattolica, che da anni si battono contro la maternità surrogata: “Siamo soddisfatti che la Commissione Giustizia della Camera abbia licenziato la pdl per rendere reato universale la maternità surrogata, già punita sul suolo italiano dalla legge 40, e che il plenum di Montecitorio intenda esaminare tale proposta il 19 giugno prossimo”, ha dichiarato Domenico Menorello, presidente di “Ditelo sui tetti”, il network di circa cento associazioni di ispirazione cattolica. “Così, si copre finalmente – prosegue – una pericolosa falla dell’ordinamento, dalla quale stavano entrando nuovamente i virus della mercificazione della donna e dei bimbi e con essi pericolose esalazioni di nuove forme di schiavitù”. “Un passo decisivo – conclude Menorello – verso la fine di pratiche che favorivano il mercato dell’umano e della procreazione, sfruttando situazioni di povertà, in spregio della dignità delle persone più deboli: estendendo anche all’estero il reato di maternità surrogata si procede nella giusta direzione del rispetto per la vita e della tutela di tutte quelle donne ‘costrette’ alla surrogata per condizioni socioeconomiche e culturali disagiate”.
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