Se fino ad oggi non bevevi caffè perché eri convinto dei suoi effetti negativi sulla salute, scopri il parere della scienza: cambierai completamente idea
C’è chi non riesce neanche ad uscire di casa al mattino se prima non ha bevuto una tazzina di caffè e c’è chi, invece, non lo beve mai e poi mai, altrimenti rimarrebbe completamente insonne per almeno una settimana. C’è poi chi lo adora e deve contenersi perché ne berrebbe troppi e chi si deve sforzare per buttarne giù due gocce, quando ha bisogno di un boost di energia. Insomma: non a tutti piace il caffè. Se però a te piace ma ne bevi poco perché sei convinto che faccia male, ecco cosa devi sapere.
Bevanda tipicamente italiana e simbolo della nostra cultura culinaria nel mondo, il caffè ci identifica e spesso ci fa sentire a casa, quando all’estero riusciamo a trovare un espresso degno di questo nome. In merito al suo impatto sulla salute se ne sono dette e scritte molte: oggi, però, l’ultimo parere della scienza in merito a questa diffusissima bevanda. Forse cambierai idea.
Caffè: ecco la notizia che ha sconvolto tutti
Il motivo per cui molti non bevono caffè, anche qualora gli piaccia molto, è spesso legato a convinzioni salutistiche. C’è chi crede che faccia male allo stomaco e all’intestino, chi teme possa accelerare il battito cardiaco e chi ha paura che ingiallisca i denti per sempre. In realtà, però, concedersene uno dopo un paio d’ore dal risveglio è provato che aiuti il corpo a carburare, poiché blocca l’azione del neuromodulatore che ha effetti sedativi e inibitori, l’adenosina.
Inoltre, migliora e di molto la memoria esecutiva, con dei chiari effetti positivi sulla concentrazione e sull’attenzione, aiutando anche a tener traccia delle attività e velocizzando i tempi di reazione. In realtà, però, c’è anche ben altro: sembra che il caffè influenzi anche il cervello e il suo declino. Un team di studiosi coordinato da Boukje Van Gelder ha seguito 700 anziani per più di dieci anni, per studiare come le loro abitudini di vita influenzassero il declino cognitivo.
Nel 2017, i ricercatori sono giunti alla conclusione che il caffè potrebbe avere un effetto protettivo in tal senso: chi ne beveva tra le due e le tre tazze al giorno soffriva di un declino cognitivo minore rispetto a chi ne beveva di meno e di più. Nel 2019, questo studio è stato confermato da un altro gruppo di ricercatori, dopo un follow-up durato ben 21 anni: insomma, sembra che un paio di caffè al giorno non solo non facciano male, ma sia addirittura protettivo.