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Il Wi-Fi in casa è pericoloso per la salute?

Le apparecchiature Wi-Fi si trovano ora comunemente nella maggior parte delle case, delle scuole e delle aziende. Scopriamo insieme quali sono i rischi per la salute del Wi-Fi e se ci sono effettivamente dei pericoli concreti.

Il Wi-Fi è una tecnologia che consente a dispositivi come computer, smartphone, console per videogiochi e dispositivi domestici intelligenti di comunicare dati in modalità wireless. Viene spesso utilizzato per collegare a Internet computer e tablet di casa. Le apparecchiature Wi-Fi emettono campi elettromagnetici a radiofrequenza (EMF).

Esistono opinioni contrastanti sull’effetto dell’esposizione al WiFi sulla salute umana. Mentre alcuni studi dimostrano che il WiFi ha effetti negativi sulla salute, ci sono rapporti che affermano che i segnali a radiofrequenza delle reti wireless sono troppo bassi per causare danni ai sistemi umani. L’intensità degli impulsi elettromagnetici, le intensità specifiche e la durata dell’esposizione sono considerazioni importanti per determinare se il WiFi è sicuro.

Va detto che spesso si sottovaluta quanto questi impulsi elettromagnetici non si trovino solo nel Wi-Fi nelle nostre case. Allarmi per bambini, auto radiocomandate, telefoni cordless (DECT), cuffie Bluetooth, allarmi di sicurezza e un sacco di altre cose che operano nella stessa banda di frequenza radio si trovano nelle nostre abitazioni senza destare le stesse preoccupazione.

Simboli del wifi – Foto di Ron Lach/Pexels.com

I rischi concreti per la salute

Non ci sono rischi per la salute derivanti dall’esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza da dispositivi Wi-Fi in casa, nelle scuole o in altre aree accessibili al pubblico. Questi dispositivi devono soddisfare gli standard per garantire che non superino i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza.

Mentre parte dei campi elettromagnetici a radiofrequenza emessi dal Wi-Fi viene assorbita dal tuo corpo, la quantità dipende in gran parte da: la forza del segnale; quanto è vicino il tuo corpo a un dispositivo abilitato Wi-Fi. Sulla base delle attuali evidenze scientifiche il livello di campi elettromagnetici a radiofrequenza emessi dai dispositivi Wi-Fi non è dannoso per la salute.

Alcuni studi riguardanti gli effetti dei segnali WiFi a 2,45 GHz sulla salute umana e animale hanno dimostrato che la radiazione elettromagnetica a radiofrequenza emessa dai dispositivi WiFi può influenzare il numero di spermatozoi, la motilità e l’integrità del DNA. Altri cambiamenti nel sistema riproduttivo maschile includono danni degenerativi, bassi livelli di testosterone, elevata morte cellulare e danni al DNA, che sono principalmente causati dall’aumento della temperatura e dai livelli di stress ossidativo nei testicoli.

È noto che l’eccessiva esposizione al WiFi è associata a apprendimento e memoria interrotti, privazione del sonno e affaticamento correlato alla ridotta secrezione di melatonina e all’aumento della secrezione di norepinefrina durante la notte. Tuttavia, anche l’uso di qualsiasi schermo è associato a queste modifiche. L’attività cerebrale registrata dall’elettroencefalografia ha mostrato risultati contrastanti con il WiFi, con studi contraddittori che mostrano cambiamenti neuropsichiatrici o nessun effetto con l’uso del WiFi.

Nei bambini piccoli è stato riscontrato che le radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza emesse dai telefoni cellulari e cordless non provocano problemi emotivi o comportamentali. Tuttavia, è noto che un livello più elevato di esposizione alle radiazioni dalle stazioni base dei telefoni cellulari è associato a un problema comportamentale ed emotivo che colpisce la madre con bambini piccoli.

Le conclusioni finali

Poiché le onde radio seguono la legge dell’inverso del quadrato – come la luce, il suono e la gravità – ogni volta che raddoppiate la distanza, ottenete solo un quarto dell’energia. In altre parole, la potenza del segnale diminuisce molto rapidamente. Alle normali distanze operative, l’intensità del Wi-Fi è generalmente così bassa che non vale la pena preoccuparsi: è solo una parte dello “smog” generato dai segnali radio e TV, dai cavi di rete CA, dai motori degli elettrodomestici e dall’universo in generale.

Wi-Fi gratis – Foto di RODNAE Productions/Pexels.com

Nonostante diversi studi iniziali sugli effetti potenzialmente deleteri dell’esposizione al WiFi, è troppo presto per trarre conclusioni sui possibili rischi per la salute. Le intensità del segnale utilizzate nella maggior parte degli studi sono significativamente superiori ai livelli effettivi di esposizione ambientale. Secondo la letteratura, i segnali in radiofrequenza generati dalle stazioni base wireless e da altre reti wireless locali sono inferiori agli standard internazionali. Pertanto, sono necessarie prove più coerenti per valutare efficacemente gli effetti dell’esposizione WiFi sul corpo umano.

È stato stimato che si ottiene una dose maggiore di microonde da una telefonata di 20 minuti rispetto a un anno di Wi-Fi. Venti laptop e due router equivalgono all’incirca a un telefono cellulare. Se sei estremamente esigente riguardo al Wi-Fi, assicurati di sederti a 1 m (o più) di distanza dal router e non utilizzare il laptop sulle ginocchia. Mettilo invece su un tavolo o un vassoio

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